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Scomparirà dall’orizzonte cittadino il simbolo del passato legato al carbone della Centrale. Ad occuparsi della demolizione sarà la ditta Omini, già impegnata nella bonifica dei resti del Ponte Morandi.
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di Emanuela Cavallo

Entro la fine del 2025 i 220 metri a strisce bianche e rosse della ciminiera della centrale Enel non svetteranno più sull’orizzonte spezzino. La demolizione del simbolo del passato industriale legato al consumo del carbone della Centrale Enel di Vallegrande è stata avviata.

I dettagli della demolizione

La ciminiera verrà demolita con una particolare tecnica top-down, ossia con la massimizzazione della demolizione meccanizzata, che permette di ridurre le attività in quota, garantendo una sicurezza intrinseca dei lavoratori. A partire da fine gennaio del prossimo anno sarà operativa la piattaforma in quota e il materiale, dalla cima verso il basso, verrà calato all’interno della canna. Le 10mila tonnellate dei detriti risultanti verranno riutilizzate.

Le altre bonifiche previste

I dettagli delle operazioni e delle altre bonifiche previste sono stati illustrati in conferenza stampa dal sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e il responsabile Coal Decommissioning di Enel Vincenzo Cenci. Tra le attività terminate, o in corso di ultimazione, ci sono: la demolizione dei quattro serbatoi di combustibile liquido con i relativi argini, alcuni sili, un magazzino, i sistemi movimentazione carbone nelle aree in concessione al porto, quali gli scaricatori di banchina, e le installazioni nel carbonile est. 

Nei primi mesi del prossimo anno verranno anche avviati i lavori di demolizione sui nastri carbone. In questo caso, oltre alla tecnica top-down, si ricorrerà alla rimozione dell’intera campata a mezzo autogrù al fine di minimizzare l’impatto sulla viabilità ordinaria.

Il commento del sindaco

"Le demolizioni delle aree dell'ex centrale Enel rappresentano un momento storico per la nostra città, - commenta il sindaco Peracchini - segnando il superamento di un passato legato alle fonti energetiche tradizionali e il compimento di un lungo e complesso lavoro portato avanti dall'amministrazione. Abbiamo perseguito con determinazione la chiusura della centrale a carbone, e il venir meno del progetto di un nuovo impianto turbogas ha delineato un futuro ecologico e sostenibile per questa area strategica, che presto si tradurrà in realtà. Grazie alla sinergia con Enel e Regione Liguria, quest'anno è stata avviata una manifestazione di interesse per l'area, che sarà destinata a progetti di sviluppo sostenibile, capaci di generare nuova occupazione e ricadute positive per il nostro ambiente".

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