L'appuntamento più importante di questo fine anno per la Comunità di Sant'Egidio è il pranzo di Natale, ospitato in tante sedi diverse a Genova: un momento di aiuto e condivisione per i più bisognosi in una giornata, quella del 25 dicembre, in cui tanti sono soli e in difficoltà. Quest'anno anche la novità di un pranzo organizzato in via Garibaldi, a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.
In migliaia al pranzo
La macchina organizzativa di Sant'Egidio è già al lavoro da tempo, tantissime le persone coinvolte. "Sono migliaia di persone, sia persone che aiutano sia persone che vengono accolte e aiutate", racconta a Primocanale Andrea Chiappori, responsabile ligure della Comunità. Lo scorso anno le location erano 23 diverse e sono state coinvolte in tutto 9mila persone. "E' una esperienza di famiglia quella che rivive ogni anno. Ricreare una famiglia che possa sostenere tutti, anche quelli che apparentemente possono sembrare piu solidi oltre a quelli che vivono momenti di difficoltà per via delle pandemie che si susseguono nel nostro mondo", continua Chiappori.
La novità di Tursi
I pranzi si svolgono tradizionalmente in luoghi ormai consolidati, a partire dalla sede storica della Comunità, nella basilica della Nunziata a Genova, punto centrale di questa attività: "Quest'anno lì ci saranno tantissime persone e poi di anno anno l'attività si disloca in vari punti della città in modo diffuso. Andremo in tutte le carceri della Liguria e quest'anno per la prima volta ci sarà un pranzo anche nella sala di rappresentanza di palazzo Tursi, è molto bello poter fare un pranzo piccolo ma emblematico in quel luogo", continua il responsabile della comunità.
Come aiutare
"Per aiutare ci sono tanti modi: anche quello economico è importante", spiega Chiappori. Basta telefonare ai numeri di Sant'Egidio o collegarsi al sito dove si trovano tutte le indicazioni. Dall'sms solidale, alla possibilità di acquistare uno o più pranzi di Natale per chi ha bisogno. E sempre sul sito di Sant'Egidio c'è una parte dedicata per iscriversi come volontari ai pranzi di Natale. Si lasciano i propri dati e si viene poi ricontattati dai volontari.

IL COMMENTO
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