Alla fine avverrà entro i primi mesi del 2025 la riapertura della Via dell'Amore, dopo la parentesi da agosto 2024 a fine ottobre, quando a causa del maltempo era avvenuto un nuovo distacco di un grosso masso a seguito delle intense piogge di ottobre, durante due allerte meteo ravvicinate. Dopo l'attesa inaugurazione del sentiero tra i più panoramici al mondo, le istituzioni avevano sottolineato la fragilità del territorio e di quella falesia che rendono questo camminamento così bello, unico e ammirato dai turisti. Ecco perché il costo dei biglietti serve e servirà in futuro a continuare a fare manutenzione nel tempo di questo sito così amato.
Gli interventi
Si è già concluso, intanto, l'intervento di ripristino della galleria paramassi su cui era precipitato il masso mentre stanno procedendo le complesse lavorazioni in parete, con disgaggi di materiale e il posizionamento ex novo di un elemento aggiuntivo costituito dalla rete ancorata alla falesia con una serie di chiodature. A complicare le operazioni, il maltempo di questi mesi e anche il vento forte che, in alcune giornate, ha impedito all'elicottero di alzarsi in volo per garantire l'approvvigionamento dei materiali in cantiere. Una volta conclusa la messa in sicurezza della parete rocciosa, con un elemento di sicurezza in più rispetto al passato, si potrà procedere alla sostituzione di una delle quattro barriere paramassi sottostanti, quella danneggiata dalla frana
Il sopralluogo
È previsto entro la fine dell'anno un sopralluogo da parte di Regione Liguria, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Comune di Riomaggiore sulla Via Dell'Amore, tra Riomaggiore e Manarola nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Obiettivo della visita, cui parteciperà anche il governatore Marco Bucci con l'assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Raul Giampedrone, insieme al presidente del Parco Lorenzo Viviani e al sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, è fare il punto sui lavori in corso, in capo alla struttura commissariale regionale, per il ripristino e la messa in sicurezza dei manufatti danneggiati dal distacco di un grosso masso a seguito delle intense piogge di ottobre, durante due allerte meteo ravvicinate.
IL COMMENTO
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