"Oggi nasce un luogo della città, un luogo che dovrà essere un antidoto all'oblio perché con il suo candore esterno racconterà un pezzo di storia oscura del nostro paese, ricorderà le nostre famiglie, ricorderà una città ferita, ricorderà il dolore, ricorderà quanto possa scendere in basso l'animo umano, ricorderà anche una grande sconfitta del nostro paese, auspichiamo che possa raccontare anche un futuro riscatto". Così Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi durante il discorso per l'inaugurazione del Memoriale dedicato alle vittime del crollo.
Sarà un luogo simbolo ma anche un presidio di verità
"Speriamo che oggi sia scritta la prima pagina di un lungo percorso, la prima riga di una storia di espansione della forza di questo Memoriale, un luogo simbolo che dovrà divenire anche un luogo di ricerca, di studio, di documentazione e un presidio di verità. Speriamo che questo luogo diventi parte importante della città, conosciuto e visitato, speriamo si possa andare eri di questa opera perché non è mai sufficiente costruire nuovi ponti, devono anche essere mantenuti in buono stato “i ponti” con il passato perché solo così si potranno assimilare nozioni e forse non si commetteranno più gli stessi errori - continua Possetti -. È una giornata importante per il nostro paese e avremmo voluto una presenza delle istituzioni centrali più marcata, ma ringraziamo sentitamente tutti coloro che sono presenti con sincera vicinanza ed affetto.
Il Memoriale è un ponte che percorreremo tutti insieme
"Noi immaginiamo il Memoriale proprio come un ponte che avremo piacere di percorrere tutti insieme, che avremo piacere di curare e manutenere correttamente dando esempio di reale comunità, questo non è solo un luogo per raccontare di 43 vite spezzate, di 43 famiglie distrutte, di una comunità divisa e sconvolta, non è stata una richiesta pretenziosa da parte delle famiglie delle vittime, questo è un esempio di lotta al dolore, di lotta alla morte, di lotta all’oblio, di resistenza, di amore, di orgoglio, per non permettere che venga mai scritta la parola “ne”, ma che rimanga sempre nelle nostre menti la parola…..”continua”…..".
IL COMMENTO
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