Attualità

"Preghiera e digiuno le uniche armi che i credenti possono utilizzare per combattere la guerra! Alla preghiera vogliamo aggiungere la nostra vicinanza operosa alla comunità ucraina, presente e ben inserita nel tessuto savonese" scrive monsignor Marino
1 minuto e 41 secondi di lettura
di L.M.

SAVONA-La Liguria si stringe in solidarietà al popolo ucraino in questo periodo di guerra e crisi. Anche la diocesi di Savona-Noli si attiva: Caritas e Fondazione Comunità-Servizi stanno organizzando un coordinamento delle realtà del territorio per gestire la possibile accoglienza dei profughi.

La Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, in corso Cristoforo Colombo, a Savona ha predisposto una raccolta solidale di generi di prima necessità, abiti per adulti e bambini e medicinali.

Nell'arco della settimana sono previsti alcuni momenti di preghiera per la pace: martedì 1 marzo alle ore 20:30 nella Chiesa Sant’Andrea Apostolo, in piazza dei Consoli, a Savona. Mercoledì 2 marzo alle ore 17:30 nella Chiesa San Lorenzo, in via san Carlo 1, a Feglino, con il rosario e la Messa delle Ceneri; giovedì 3 marzo alle ore 20:30 nella Basilica San Giovanni Battista, in via Gian Lorenzo Bernini 2, a Finalmarina.

In concomitanza delle Ceneri, ricorrenza religiosa che dà inizio alla Quaresima, il 2 marzo sarà una giornata di digiuno per la pace nella nazione dell'est Europa, come voluto da papa Francesco, e si pregherà per ciò anche durante la celebrazione liturgica delle ore 18 nella Cattedrale Nostra Signora Assunta a Savona, presieduta dal vescovo Calogero Marino.

Infine sabato 5 marzo alle ore 20:45 ancora nella Chiesa Sant’Andrea Apostolo, nel centro storico di Savona, la locale parrocchia invita al concerto "Musica e parole per la pace: i volti della misericordia" del Coro del Pontificio Collegio Ucraino di Roma.

"In questi giorni così difficili Vi chiedo di pregare per la pace, accogliendo la parola di Gesù: 'Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo se non con la preghiera’ (Mc 9,29) - scrive monsignor Marino in una lettera alla diocesi - Preghiera e digiuno sono le uniche armi che i credenti possono utilizzare per combattere il demone della guerra! Alla preghiera vogliamo aggiungere la nostra vicinanza operosa alla comunità ucraina, presente e ben inserita nel tessuto savonese. Ciascuno di noi può far qualcosa: un sorriso, uno sguardo, un abbraccio alle donne e agli uomini dell’Ucraina, che magari vivono nel caseggiato o nel quartiere'.

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 28 Febbraio 2022

Profughi dall'Ucraina, servono il cuore dei liguri e una realpolitik

Quando ci sono state le alluvioni, quando si è sbriciolato il ponte Morandi e nei mesi duri della pandemia, ho potuto toccare con mano, per ragioni professionali, quanto cuore abbiano i genovesi. Pronti a dare una mano, a rimboccarsi le maniche, a fare tutto ciò che potesse servire per consentire al
Lunedì 28 Febbraio 2022

Ucraina, arriva a Genova la prima famiglia. Da Savona parte militare per andare a combattere

Nella notte arrivati tre fratelli con la madre, ospiti alla Foce. Parte un militare ucraino residente a Savona: "Vado a combattere"