Si è concluso con la firma di un accordo tra Genoa e Sampdoria e una data, il 2029, l'incontro che ha visto i principali attori del progetto di restyling dello stadio Ferraris di Marassi ancora una volta tra le sale di palazzo Tursi. L'impegno delle due squadre e di Cds è quello di presentare il progetto di riqualificazione dello stadio a firma dell'architetto Boeri, così da portare poi all'acquisizione o alla concessione della nuova struttura.
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L'incontro convocato dal sindaco facente funzioni
L'incontro era stato convocato dal vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, forte sostenitore del progetto. "Siamo soddisfatti per il risultato di oggi - ha dichiarato Piciocchi al termine dell’incontro a Palazzo Tursi - Si dà così il via a un’importante operazione di riqualificazione urbana complessiva, non solo dello stadio ma di tutto lo spazio circostante, e che sarà poi al centro di un percorso partecipato di condivisione con il territorio e il quartiere. Sappiamo che la convivenza con il quartiere dello stadio è sempre stato un aspetto delicato e vogliamo che questa operazione sia anche un’opportunità per lo sviluppo e la vivibilità per il quartiere. Vogliamo che sia uno stadio concepito anche come spazio di sport e di intrattenimento, uno spazio per giovani e cuore pulsante di Marassi
Ipotesi fine lavori nel 2029 ma data prematura
L'ipotesi di fine lavori, nel 2029, è "ancora una data prematura, anche perché dovremo fare in modo che le squadre possano giocare sempre - ha detto Maurizio Moretti, general manager di Cds - ma credo che oggi nasca il nuovo Ferraris, siamo orgogliosi della fiducia che abbiamo avuto da parte della città e di queste due prestigiose squadre, ringraziamo Genoa e Sampdoria di questo percorso non facile, perché il derby non è solo in campo ma anche a livello societario, ma devo dire che lo sforzo che è stato fatto fino ad adesso ci consente di fare un passo importante e positivo. Ringraziamo amministrazione per averci aiutato a raggiungere questo risultato".
Le prossime tappe
Nei prossimi due mesi sarà sviluppata la progettazione architettonica e tecnica, nel frattempo le squadre perfezioneranno gli accordi economici tra di loro e faranno una proposta vincolante all'amministrazione entro il 31 di marzo, che permetterà di avviare l'iter amministrativo. La proposta sarà negoziata dal Comune che può decidere non cedere lo stadio (al momento di sua proprietà) o di darlo in concessione.
Profonda rivisitazione urbana
Non si tratta solo di ristrutturare l'edificio dello stadio che per essere messo a norma, secondo le esigenze di UEFA 2032, richiede una profonda rivisitazione di tutto lo spazio esterno. Qui parte il discorso dei lavori intorno alla struttura che riguardano altri edifici limitrofi su cui ci sarà da fare delle riflessioni, come Il Firpo, il carcere, la piastra di Genova Est. Una serie di elementi su cui noi fino a oggi il Comune ha sempre ragionato in maniera atomistica ora inizianono a combinarsi gli uni con gli altri nella logica della rigenerazione urbana.
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IL COMMENTO
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