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Il report Mal'Aria evidenzia una situazione stazionaria per quanto riguarda la qualità dell'aria a Genova. Il presidente di Legabiente Liguria Bigliazzi: "Vuol dire che non è stato fatto niente per migliorare"
2 minuti e 0 secondi di lettura
di Andrea Popolano
macchine in una stradaTraffico in corso Europa

"I dati sono sostanzialmente uguali a quelli dell'anno scorso, questo significa che non è stato fatto niente per migliorare". Così Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria commenta i dati di Genova relativi al report Mal'Aria 2025. La centralina di corso Europa è la terza in Italia per superamento del limite di legge di biossido di azoto (NO2) con 48 µg/mc. Peggio solo due centraline di Palermo e Napoli. Un problema legato al traffico e ai tanti mezzi che ogni giorno transitano lungo quell'asse. "Bisogna potenziare il traffico pubblico - spiega Bigliazzi -. Penso ad esempio alla necessità di più treni lato mare diretti verso il Levante genovese. Ci sono poi dei dati fuori norma anche a Multedo e in via Buozzi". Quella di Multedo-Pegli infatti è l'undicesima in Italia per valori alti con il biossido di azoto arrivata 41 µg/mc.

Legambiente: "Serve riduzione del 25% di biossido di azoto"

Secondo il report serve una riduzione del 25% di biossido di azoto (NO2) in città. Oggi Genova è diciassettesima tra i Comuni capoluogo italiani per concentrazione annuale di biossido con una media annuale del 26,7%. Una classifica che vede Napoli e Palermo con le concentrazioni più alte. Genova è in media con Firenze, Bologna e Bolzano. In nessuna città italiana il valore medio annuale ha superato il valore limite stabilito dall’attuale normativa europea fissato in 40 µg/mc. "La fortuna di Genova è che c'è il vento ma bisogna fare in modo di supportare questo fatto che la natura ci ha dato con investimenti e progetti" spiega ancora Bigliazzi.  

Piano verde, Legambiente: "Mancano progetti per espanderlo"

Il Comune di Genova sta presentando nei diversi municipi della città il nuovo piano verde. Previsti interventi in tutte le delegazioni. In Val Bisagno ad esempio un c'è progetto per la pineta di Quezzi, in Valpocevera l'atteso parco a Certosa. Il presidente di Legambiente non risparmia critiche: "Buona parte degli interventi sono concentrati su aree dove c'è già il verde, si mette verde su verde, ma non ci sono progetti per ampliare le aree e contrastare le isole di calore. Soluzioni? Abbiamo tanti lavori in città in corso, si poteva pensare di progettare una serie di interventi legati a quei lavori. Penso poi alla possibilità di favorire le strade a 30km/h. Stanno arrivando nuovi bus elettrici ma non bastano". 

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