Un mese dopo il primo incontro con i presidenti di Municipio e 48 ore dopo quello con gli ordini professionali prosegue il percorso di illustrazione al territorio del nuovo Piano comunale del verde che ha fatto tappa nella sala consiliare del Municipio IV Val Bisagno. Per quanto riguarda la Media Val Bisagno gli interventi illustrati riguardano una superficie complessiva di oltre 4 mila ettari con il coinvolgimento di più di 27 mila famiglie. Le zone interessate sono il cimitero Staglieno, piazzale Marassi, via Bobbio, via Mandoli, il Parco extraurbano pineta di Quezzi, piazzale Adriatico, area Bligny–Terpi e la rimessa Amt Gavette.
Il presidente del Municipio della Media Val Bisagno Maurizio Uremassi spiega l'importanza di effettuare gli interventi in programma: "Abbiamo delle zone dove ci sono i palazzoni con centinaia di abitazione come in via Montaldo, via Monte Rosa e via Monte Nero. Abbiamo bisogno di ripristinare i percorsi che portano al verde, serve un cambio di mentalità da questo punto di vista. Bisogna far sì che si riesca ad agevolare l'accesso alle aree che già esistono. Con Amt siamo riusciti ad implementare le corse per le zone collinare come quella per la zona sopra le Gavette e Sant'Antonino che si trova sopra il cimitero di Staglieno. Ora sono zone raggiungibili anche il sabato pomeriggio e permettono di arrivare all'Acquedotto storico e chi è più allenato può arrivare anche ai Forti. E poi c'è tutta la possibilità di implementare il verde nelle aree della ex Guglielmetti e delle Gavette. E poi a febbraio dovrebbero iniziati i lavori di abbattimento dell'inceneritore della Volpara, anche lì ho chiesto di collocare del verde".
Cimitero Staglieno
Il progetto prevede la creazione di un percorso della rimembranza, un percorso a tappe, lungo il quale si sviluppano una serie di aree per la sosta dalle caratteristiche differenti. Un viaggio della memoria delle stagioni dove ciascuna tappa è caratterizzata da essenze con cromie e stagionalità differenti. Si può ipotizzare inoltre la creazione di un’area dove possano essere piantati alberi o arbusti, simbolo di unione tra cielo e terra, a memoria della persona scomparsa. A supporto dei progetti e dei lavori di recupero e restauro del Cimitero monumentale sono stati effettuati rilievi con laser scanner cinematico per un totale di oltre 1700 foto panoramiche, e oltre 100 scansioni su 4200 metri quadri. A gestire il progetto di scansione è l'ufficio Sit - Sistemi informativi territoriali della direzione tecnologie digitalizzazione e smart city del Comune di Genova.
Piazzale Adriatico
Il progetto di recupero di Piazzale Adriatico prevede: la pedonalizzazione della piazza con il superamento delle barriere architettoniche, fisiche e sensoriali - l’integrazione del verde esistente e la sua riqualificazione con interventi di riordino manutentivo straordinario, compresa la sostituzione delle alberature - la distinzione funzionale tra area giochi per bambini attrezzata e protetta da un’area “calma” per la socialità di adulti e anziani, riparata e posta in prossimità degli edifici residenziali - un nuovo campo da gioco, totalmente rifatto e attrezzato multisport - il rinnovamento dell’allestimento urbano con nuovi arredi - un elemento architettonico dotato di punti di fornitura di energia ed acqua al servizio degli eventi - rifacimento di una porzione di rete fognaria e dei marciapiedi - la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica, irrigazione e antincendio. - la pavimentazione sarà realizzata con materiali drenanti secondo le indicazioni previste per gli interventi di rinnovamento degli spazi pubblici. La scelta di colori chiari mira a diminuire gli accumuli di calore, riducendo l’impatto dei cambiamenti climatici.
Area Bligny - Terpi
E’ in corso di realizzazione la sistemazione idrogeologico del terreno Via Terpi, retrostante i Macelli. Il progetto è stato sviluppato con l’obiettivo di creare una regimazione delle acque, atta ad eliminare il riversamento incontrollato di fluidi e materiale solido nella zona di confine con il mercato ed evitare il continuo accumulo di acque nere a cielo aperto in scarpata. Al fine di riqualificare l’intera area, si procederà inoltre al consolidamento della scarpata mediante interventi strutturali di stabilizzazione. L’intervento porterà ad un duplice risultato: un miglioramento in termini di stabilità del versante e la creazione di un piano fruibile, a destinazione di uso verde pubblico attrezzato.
Rimessa Gavette
Nell’ambito del progetto degli Assi di Forza la Rimessa AMT di Gavette sarà adibita a deposito e officina di manutenzione. A tal fine è stato sviluppato un progetto di riqualificazione della rimessa che prevede la realizzazione di verde pensile sulla copertura in quota con l’ingresso della l’Istituto Comprensivo Staglieno di Via Lodi 4 che finalmente doterà la scuola di uno spazio di fruizione ampio in corrispondenza dell’ingresso e di impianti sportivi.
Piazzale Marassi
Per quanto riguarda piazzale Marassi prevista la de-impermeabilizzazione, raccolta e filtraggio dell'acqua per l'irrigazione e la messa a dimora di nuove alberature.
Via Bobbio
Per quanto riguarda via Bobbio, lato Bisagno è già alberati con il comune che valuta se rinnovare o cambiare le specie e creare una passeggiata lungo il torrente da collegare alla vegetazione fino a Staglieno.
Via Mandoli
Per quanto riguarda via Mandoli nel lato Bisagno è già alberati mentre nel tratto a monte di piazzale Marassi il piano del Comune è quello di integrare con delle nuove aiuole sulla stessa falsa riga di quelle da mettere in via Bobbio.
Pineta di Quezzi
Secondo il piano del comune la Pineta di Quezzi rappresenta il naturale proseguimento verso la città costruita del Parco Orientale dei Forti. L’area della pineta di Quezzi, in prossimità del versante boschivo di via Loria, "è molto fragile dal punto di vista idrogeologico, come dimostrano gli episodi che si ripetono da I forti e ripetuti fenomeni di piovosità intense hanno provocato il dilavamento del versante che presenta anche una situazione vegetazionale compromessa. Gli uffici tecnici comunali competenti stanno sviluppando una progettazione che tenga conto degli aspetti non solo idraulici e geologici, ma anche forestali e arborei. Dalle analisi degli uffici emerge la necessità di lavori ingenti che richiedono interventi di ingegneria naturalistica da inserire con carattere di priorità, nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici. In corso studio per parco geotecnico «Fea-Monterosa a cura della Direzione Idrologia e geotecnica, espropri e vallate".
IL COMMENTO
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