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Dopo 50 anni di abbandono, tornerà a vivere l'ex Cinema Nazionale di Genova Molassana. L'immobile di proprietà di Spim è interessato dal progetto per il completo restyling, illustrato dai tecnici del RTP Studio Caligo-Sem l'ingegneria e Taccini ingegneria srl in un incontro aperto alla cittadinanza nell'auditorium del Municipio IV Media Val Bisagno. L'obiettivo è vederlo pronto entro il 2028
Sul fronte dei finanziamenti, il progetto sarà finanziato da 6 milioni di fondi europei del PON Metro, suddivisi in due lotti, il primo da 4 milioni. Attualmente l'immobile si trova in uno stato di forte abbandono, ha subito alcuni incendi e non è agibile. Sono previsti interventi di accessibilità per disabili, ampliamento funzionale per performance teatrali, con possibilità di utilizzo come cinema. In programma inoltre interventi importanti di rinforzo delle strutture, realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica, implementazione del rapporto tra teatro e quartiere con nuove connessioni con l'adiacente piazza dell'Olmo.
Al piano terra su una superficie di oltre 472 metri quadri sarà realizzato uno spazio teatrale con 240 posti e due accessi connessi al foyer storico, mentre nel primo piano, su circa 194 metri quadri sarà realizzata la galleria superiore. Al secondo piano, di circa 472 metri quadri, saranno ospitati spazi flessibili adatti a ospitare varie tipologie di spettacoli ed eventi, uno spazio aperto al quartiere. Al terzo piano da 405 metri quadri è prevista la realizzazione di un tetto verde, in continuità con la terrazza del livello inferiore, su cui affaccia. Sulla copertura, è prevista l'installazione di pannelli fotovoltaici.
"Sarà un grande progetto sociale che si fonda sulla cultura", ha detto il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi intervenuto alla presentazione del progetto insieme al presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi, gli assessori comunali all'Urbanistica Mario Mascia e ai Rapporti con i Municipi Paola Bordilli.
"Diverrà un luogo aperto, con un forte legame con il quartiere che potrà dialogare anche con l'acquedotto storico, un luogo pensato anche e soprattutto per i giovani, di tutta la città - spiega -. La conferenza di servizi ha già approvato il progetto, quindi potremo poi partire con la procedura di appalto. È un progetto molto innovativo su un edificio storico preservato secondo le indicazioni della soprintendenza: sarà uno spazio aperto, vivo tutti il giorno fino a tarda sera. Il progetto è frutto del dialogo e delle indicazioni del ricco tessuto associativo e culturale del quartiere".
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IL COMMENTO
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