Era il 20 marzo 2016 quando un bus che trasportava un gruppo di ragazze in Erasmus è finito fuori strada. Nel terribile incidente, hanno perso la vita 13 ragazze. Tra loro c'era anche la genovese Francesca Bonello, studentessa Erasmus di Medicina, che aveva solo 24 anni.
Il papà: "Organizzazione dilettantistica di certi viaggi"
Nove anni dopo ancora una volta con dolore Primocanale ricorda il tragico evento, e il nulla di fatto anche a livello processuale poiché l'autista del pullman, unico indagato, non è stato processato: è morto due anni fa e di fatto il procedimento si è chiuso. "Era l'unico imputato. Ma la nostra volontà era quella di andare oltre. L'autista era l'autore materiale dell'incidente ma noi volevamo porre l'attenzione sull'organizzazione di questi viaggi dilettantistica e più in generale su sicurezza di autobus e viaggio in bus", spiega a Primocanale il papà di Francesca, Paolo Bonello, ricordando ancora le mancanze in termini di sicurezza sia per chi guida i bus, spesso con turni massacranti.
Turni pesanti e controlli dei mezzi
Nonostante le regole esistano, non è raro che vengano disattese. Ma le mancanze sono anche dal punto di vista della sicurezza stradale, con una viabilità vessata da cantieri, che non permette ancora una volta di viaggiare in tranquillità. Gli incidenti anche in Italia dopo quel tragico 20 marzo 2016 sono stati molti e nulla sembra essere cambiato, nonostante le leggi esistano. "Le leggi ci sono, la prima cosa è farle applicare - continua Bonello - a partire dal controllo meccanico dei mezzi. I mezzi devono essere in condizione di viaggiare in sicurezza. Il secondo punto è il controllo dei turni di lavoro degli autisti. Molti mi hanno scritto continuate con la vostra lotta, perché siamo sottoposti a turni molto pesanti.. nel nostro viaggio non c'era il secondo autista ma molti mi hanno detto che il secondo è una falsa sicurezza perché il secondo sta seduto lì accanto e si trova a essere quasi più stanco quando si mette alla guida. L'ideale sarebbe che nella fascia notturna non si viaggiasse".

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