
Disco verde del consiglio regionale al disegno di legge 58 "Modifiche alla legge regionale 9 ottobre 2024, n. 17 (Legge di stabilità della Regione Liguria per l'anno finanziario 2025, disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025-2027)" che, come previsto dalla norma nazionale, introduce tre scaglioni dell'addizionale Irpef al posto di quattro.
Cosa contiene all'interno
Si tratta di un adeguamento alla Legge nazionale n. 207 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027". La norma prevede, come già annunciato, l'esenzione dell'addizionale per i redditi inferiori a 28 mila euro. La previsione di entrata di Regione, come si legge sul documento, è di 28,7 milioni di euro per il 2025, 30,3 milioni per il 2026 e di 31 milioni per il 2027. Nel 2023 il legislatore statale ha portato da 4 a 3 gli scaglioni dell’Irpef per il solo anno 2024, consentendo alle Regioni di adeguare il proprio sistema fiscale e, dunque, anche la Liguria, attraverso la legge regionale n. 4 del 2024 si era adeguata ai tre scaglioni dell’Irpef previsti dallo Stato. Successivamente la legge di Bilancio dello Stato (n. 207 del 30.12.2024) ha portato “a regime”, cioè non più solo annualmente, gli scaglioni dell’Irpef portandoli, definitivamente, da 4 a 3.
Cosa fa la Liguria
La Liguria, pertanto, con il ddl 58 si è adeguata nuovamente stabilendo lo stesso regime fiscale, già previsto per il 2024, anche per l’anno 2025 ed i due successivi: questa manovra garantirà una stabilità ai contribuenti liguri (la misura valida per il 2024 prosegue per altri tre anni), confermando la riduzione della pressione fiscale sui redditi sino a 28 mila euro, che vedono azzerata la maggiorazione dell’addizionale regionale all’Irpef. È una manovra identica a quella effettuata l’anno scorso. Il termine massimo entro il quale le Regioni si devono adeguare è il 15 aprile 2025.
La protesta delle opposizioni
“Abbiamo proposto di fermare la grande distribuzione chiedendo di sospendere la presentazione di autorizzazioni. Abbiamo chiesto la difesa del territorio e dei suoi abitanti con l'abrogazione della norma salva Skymetro voluta da Toti per compiacere Bucci quando era sindaco di Genova, che consente di costruire inderoga a ridosso dei corsi d’acqua, compreso il Bisagno. Abbiamo chiesto l’eliminazione dell'Agenzia dei rifiuti, un contenitore vuoto, che non ha mai svolto il suo compito e genera solo sprechi, e abbiamo chiesto agevolazioni negli interventi migliorativi per le Rsa. Ma tutte le nostre proposte presentate alla Legge di stabilità per l’anno finanziario 2025 sono state bocciate. La Giunta così approva un disegno di legge vuoto e senza prospettiva. Lo avevamo chiaro fin dall’inizio e ora lo è ancora di più. Per questo ci siamo astenuti perché era impossibile votare una proposta che non guarda al futuro della Liguria, ma la tiene ancorata al passato”, così i consiglieri regionali del gruppo Pd in Regione dopo la votazione in aula del Ddl 58 e dopo la bocciatura dei quattro emendamenti presentati dal Pd in Regione.
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IL COMMENTO
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