GENOVA- Un nuovo sciopero globale per il clima: a Genova gli attivisti di Fridays for Future scendono in piazza per protestare e chiedere risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali intraprendano azioni concrete per salvaguardare il clima. Dopo il presidio un lungo corteo che li ha portati fino al centro città dove la prorettrice alla sostenibilità dell'Università di Genova Adriana del Borghi e Michela Gallo, delegata per i cambiamenti climatici della Rete universitaria per lo sviluppo sostenibile, hanno "firmato" la manifestazione.
"La sostenibilità è stata portata all'interno della aule e delle Istituzioni, dove vengono scritti i regolamenti. L'impegno non è solo quello dell'Università di Genova ma è un movimento nazionale e più importante, culturale" ha detto la prorettrice del Borghi durante la tappa dei manifestanti davanti all'università in via Balbi.
"Io voglio consegnarvi la strategia climatica dell'Università - conclude -, realizzata con il supporto di professori e professoresse: la voglio consegnare ai ragazzi ma voglio anche donarla alle Istituzioni della nostra città e regione".
Il via alla manifestazione alle 9 davanti all'uscita della metropolitana di Genova Principe. "Poi una bella sgambata, in direzione del centro, facendoci notare. Chissà, almeno per cinque minuti si riesce anche a pensare e far pensare all'emergenza climatica!" si legge sulla pagina Facebook degli attivisti.
In piazza anche i "Parents for Future", un movimento parallelo a quello dei ragazzi costituito da adulti pronti anche loro a protestare per la salvaguardia del pianeta. I "Fridays for future" nascono dall'azione di protesta organizzata nel 2018 dalla svedese Greta Thunberg: non c'è voluto molto prima che in tutto il mondo, e anche in Italia e in Liguria, i giovani iniziassero a scendere in piazza. A Genova, nel 2019, a scioperare per il clima erano scesi diecimila giovani liguri.
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