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Dall'Imperiese l'appello per trovare una soluzione utile a superare la crisi causata dalle poche piogge: "Ora come ora siamo 'abbandonati' al fai da te"
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di Alessandra Boero

IMPERIA - Danza della pioggia o progetti che garantiscano alle coltivazioni di produrre? Gli agricoltori della provincia di Imperia, prevalentemente olivicoltori e floricoltori, da tempo si pongono questo interrogativo increduli che l'acqua possa ancora mancare dopo anni di segnalazioni e evidenti disagi.

"Così - spiega Andrea Baldizzone, giovane olivicoltore - è difficile andare avanti perché non vi sono certezze in tema idrico. Abbiamo consorzi ma sono piccole realtà che poco, purtroppo, possono fare. Ci vuole un consorzio provinciale o regionale - aggiunge - che possa rappresentare una realtà più importante in grado di  muoversi diversamente e in maniera più concreta. Per capirsi, collaborare è fondamentale".

Baldizzone traccia un disegno preciso sul sistema che coinvolge l'intero comparto soffermandosi sulla mancanza di 'lungimiranza' legata anche alla tutela della piante, vedi parassiti e malattie, e non meno importante il sistema infrastrutturale. "Non abbiamo strade adatte a creare un sistema di impresa in grado di essere tutelato e potenziato. Ora come ora siamo ' abbandonati' al fai da te che da una parte puo' essere coinvolgente ma dall'altra poco edificante perché non supportato".

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