GENOVA -Nel primo dei due giorni di esami, come era prevedibile, si è presentata solo la metà dei 6000 candidati aspiranti ai 700 posti da infermieri con contratto a tempo indeterminato messi in palio dal concorso indetto da Alisa, l'Agenzia Regionale per la Sanità, per coprire parte delle gravi carenze di organico negli ospedali liguri dove mancano almeno 1000 infermieri.
Il concorso, come quello per gli operatori socio sanitari della scorsa settimana, si svolge al palasport della Fiumara: il primo scoglio è la prova scritta.
Ben 4500 candidati sono infermieri provenienti da fuori Liguria: soprattutto dalle regioni del meridione.
Come un gruppo di ragazzi pugliesi che ha ammesso a Primocanale di avere un lavoro a contratti a termine e di partecipare ad ogni concorso indetto in Italia, alla ricerca dell'agognato posto fisso, il loro sogno, proprio come il loro conterraneo Checco Zalone nel film Quo Vado.
In Liguria oggi lavorano 15000 infermieri, altri 600 dovrebbero essere assunti grazie alle normative che stabilizzano coloro che hanno lavorato per almeno 18 mesi nei due anni di covid.
Sarà il policlinico San Martino di Genova il posto che accoglierà il numero maggiore di assunti di questo concorso, 180, seguito dalla Asl Savonese con 160 e la Asl del Tigullio con 130. Altri troveranno posto invece nello spezzino (70), nell'Imperiese (35 posti) e Galliera, trenta posti. Chi supererà il concorso finirà comunque in una graduatoria aperta per due anni e alla fine a trovare un posto da infermiere in Liguria potrebbero essere quasi 1500 infermieri.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci