GNEOVA-Al termine delle assemblee aperte a lavoratrici e dei lavoratori delle Rsa Piccolo Cottolengo Don Orione e Doria di Struppa i sindacati tornano a chiedere risposte immediate ad una situazione 'paradossale e insostenibile'.
"La pazienza è finita: vogliamo dignità salariale, diritti e lavoro. Il personale non medico che presta la propria opera all’interno delle Rsa aderenti all'Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari (Aris) e l'Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop), è in attesa del rinnovo del contratto da oltre 14 anni. Tutto ciò è inaccettabile: dopo due anni di confronto e attesa, innumerevoli richieste e presunti impegni, è giunta l’ora che Aris e Aiop riconoscano il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori delle RSA alla definizione di un Contratto Nazionale di Lavoro che metta al centro il riconoscimento del merito e dia loro dignità economica e normativa, come Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono ormai da tempo".
"Accogliamo la scelta della dirigenza del Don Orione di avere un colloquio con i lavoratori, ma chiediamo che tutti - spiegano i sindacati -, dai dipendenti alla parte datoriale pretendano risposte a livello nazionale se Aris e Aiop non procederanno col confronto nazionale rimanendo sulle loro posizioni di chiusura, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl proseguiranno con la mobilitazione".
IL COMMENTO
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