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L'ex presidente Cei: "La città crescerà con la nuova diga e il nuovo bacino della Fincantieri"
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di Miv

GENOVA -"Grazie alle grandi opere del porto Genova torni ad essere porta dell'Europa del nord".

 Lo ha detto a Primocanale il cardinale emerito Angelo Bagnasco ai margini della festa per i 208 anni della fondazione del corpo dell'Arma dei carabinieri che si è svolta nella caserma Vittorio Veneto di Sturla.


"La città sta vivendo un buon momento ma la nuova diga e il nuovo bacino della Fincantieri sono assolutamente necessari affinchè torni ad essere quella che è, ossia la porta italiana del nord, una collocazione naturale e non un privilegio concesso da qualcuno, un ruolo scritto nella nostra collocazione logistica".

Bagnasco ha poi sottolineato l'importanza della ripartenza senza restrizioni per il covid: "Finalmente perché la gente ha bisogno di incontrarsi serenamente, ma le restrizioni erano necessarie e adesso speriamo che siano in modo definitivo alle nostre spalle".



Sulla sua seconda vita senza ruoli ufficiali Bagnasco ammette che sta girando l'Italia per rispondere a tutti gli inviti dei confratelli, "è una stagione nuova e come tutte le novità porta delle considerazioni, delle possibilità e dei doni nuovi".

Mentre sulla carenza di vocazioni e di religiosi Bagnasco dice di non preoccuparsi o intimorirsi, "è un'occasione per camminare insieme, fra sacerdoti e con i laici delle parrocchie, nella fede e nell'amore, un'opportunità da non perdere, poi il Signore non ci abbandona e quando sarà il momento susciterà nuove vocazioni al sacerdozio e una vita consacrata di cui tutti abbiamo bisogno".

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