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L’emozionante racconto di Viaggio in Liguria
1 minuto e 29 secondi di lettura
di Gilberto Volpara

Territorio, significa, anche e soprattutto, storie umane. Nei racconti di Viaggio in Liguria emerge così la testimonianza proveniente da Casella, piccolo centro alle spalle di Genova.

I protagonisti sono Luca Torre, esperto allevatore, che si è licenziato dalla fabbrica 30 anni fa per inseguire il sogno di una vita differente, caratterizzata dalle sue mucche da latte, seppur economicamente meno remunerativa. Insieme a lui c'è Fabio Basile, oggi, ventenne con un'adolescenza difficile, ormai, alle spalle.

Una pagina toccante di vita rurale che viene raccontata in un video intervista genuino, senza finzioni. È la sintesi di un percorso avviato, insieme, da quella che doveva essere un'esperienza di borsa lavoro come tante altre, originata dai servizi sociali e che, invece, si è trasformata in borsa di cuore. Già, in storia di famiglia.

Fabio arriva nell'azienda agricola di Luca - single e abituato a vivere da solo - per compiere un nuovo percorso. La regia e il supporto iniziale, quello dei servizi sociali di Serra Riccò: il suo paese d'origine confinante con Casella. L'incontro cambierà la vita di entrambi.

Fabio si appassiona alla vita contadina, intuisce che quella potrebbe diventare la sua strada, fa scuola guida sui mezzi da lavoro e sogna un domani differente da una giovinezza con mamma, giudicata troppe volte lontana dalle sue necessità, e papà già volato in cielo.

A Casella, Viaggio in Liguria fa emergere un percorso, almeno questa volta vincente, da parte degli uffici comunali che seguono quotidianamente disagio e situazioni difficili. L'assistente sociale Rosa Oliveri: "Una testimonianza concreta che apre il cuore. Sarebbe bello facesse il giro d'Italia".

Il video mette in evidenza la sensibilità di due persone, una fondamentale per l'altra. Un padre o una madre e un figlio che hanno ribaltato il destino e, ora, comunque andrà, la vita, l'hanno saldamente nelle loro mani per qualsiasi decisione futura.