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di Luigi Grillo*

GENOVA - Il Ministro Salvini nel corso di un incontro in Prefettura a Genova ha dichiarato: "C’è la necessità di partire con la Gronda , indietro non si torna…"

Bene! Tuttavia, secondo quanto riportato dai giornali, i tempi non saranno veloci. Sembra che i cantieri principali non si metteranno in moto pima della metà del 2024.

Nel merito la mia opinione non cambia. Giudico un errore strategico aver abbandonato il progetto iniziale deciso dal CIPE il 23 dicembre 2001 che prevedeva di realizzare il nodo di Genova comprensivo della Gronda di Ponente (Genova Bolzaneto – Arenzano) e della Gronda di Levante (Genova Bolzaneto – Chiavari).

Perchè ci si chiede non è stato finora realizzato il nodo di Genova comprensivo della Gronda di Ponente e della Gronda di Levante?

Gronda di Ponente che si sapeva non necessitava di contributi del bilancio dello Stato dal momento che si sarebbe finanziata con un modesto aumento tariffario da spalmare sui 4,500 Km della rete gestita dall'attuale concessionario autostradale e cioè Autostrade SpA.

Per l’insipienza di chi ha amministrato il Comune di Genova, la Provincia di Genova e la Regione Liguria in questi anni passati! Se si vuole davvero liberare l’area metropolitana genovese dalla sua congestione di traffico, se si vuole venire incontro alle esigenze della Fontanabuona occorre realizzare il nodo come era stato ipotizzato nel 2001, da Arenzano passando da Bolzaneto per poi scendere lungo la Fontanabuuona fino a Chiavari.

Abbandonando il Tunnel della Fontanabuona che se, anche realizzato, non sarebbe di grande aiuto alla ripresa produttiva di quella vallata.

*Luigi Grillo, ex senatore