“Chi vincerà?” chiede Bacci a Ninni alla fermata del 36 in piazza De Ferrari.
Mi avvicino ai due signori ultrasessantenni, fingendo di controllare i messaggi sul telefonino, in realtà aprendo al massimo possibile i padiglioni auricolari per ricevere, in diretta, questo sondaggio.
Bacci e Ninni. Li chiamo così, ma potete utilizzare voi i nomi che vi sono più congegnali. Bacci e Ninni sono i vecchi “compagni” protagonisti del mio libro su Palmiro Togliatti e ormai fanno parte della mia famiglia. Stanno al Carmine, sono attenti osservatori della realtà cittadina, partecipano, commentano e molto spesso, criticano.
Dunque alla fermata del 36, direzione via Fanti d’Italia, Bacci sollecita un sondaggio istantaneo all’amico Ninni.
“O Bucci o Orlando, boh?”.
“Bella risposta del cavolo. Ma tu che cosa pensi?”.
Ninni non risponde. Apre, però un tema forse ancora più interessante, in mezzo agli insultini a ping-pong che i due contendenti continuano a tirarsi, soprattutto ripescando cose dette o fatte o non fatte del reciproco passato. Dice Ninni.
“Il bello è quello che accadrà dopo, il giorno dopo la chiusura delle urne, quando avremo i risultati e sapremo se a governare la Liguria, da Ventimiglia a Sarzana andrà il nocchiero Bucci o l’ex ministro Orlando.”
“Cioè?” insiste Bacci.
“Cioè dobbiamo chiederci che cosa succederà a Palazzo Tursi se….Ignazio Marino ex sindaco di Roma ora con i verdisinistra ha detto una cosa giustissima e da non sottovalutare. Che queste elezioni sono anche un referendum sul sindaco di Genova”.
“Beh, se vincerà il candidato del centrodestra toccherà guidare la città di Genova a Piero Piciocchi, il “delfino” di Bucci, il vicesindaco. Ha già fatto sapere che lui ci sarà. Nel segno della continuità bucciana. Dire e fare, fare e dire. Funivia che porta alle piste del forte Sperone,, skymetro che sfreccia sulle limacciose acque del Bisagno, sfiorando i cinghiali, Esselunghe a gogò.”.
“Lo credo. Il vice dopo quasi dieci anni continuerà il programma avviato, anche preparandosi dopo la temporanea sostituzione del sindaco eventualmente emigrato in via Fieschi alle elezioni anticipate della primavera del 2025…”.
Bacci conferma.
“Appunto. Sarà un’altra campagna elettorale senza sosta….si dice con Piciocchi candidato sindaco del centrodestra”.
“Ma se in Regione vince Orlando e Bucci ha già detto che nel caso tornerà a fare il sindaco, continuerà il pingpong di insultini tra i due. Uno magari parte con lo skymetro e l’altro glielo frena davanti ai Macelli. Che palle!”.
Bacci rilancia.
“E nel caso di vittoria di Bucci, chi sarà in Comune a fare l’avversario di Piciocchi? Pensa te tra i nostri alleati della sinistra chi potrebbe prendere l’antico palazzo sulla scia di Cerofolini e Pericu ?”.
Ninni non ha capito.
“Scusa, se Bucci va a fare il governatore, Orlando se ne torna a Roma a fare il deputato e Piciocchi gareggia da sindaco…”.
“Appunto. E chi gareggia da sindaco di Genova nella sinistra? Nel campo largo-larghino-larghetto mi sta un po’ stretto?”.
“Magari un giovane o una donna come era la Marta Vincenzi che aveva le palle!”.
“Un giovane? E chi? Meglio ripeschino un pensionato dei nostri che sa il fatto suo.”.
“Vorrei allora la Pinotti che è stata l’unica ministro donna della Difesa che io mi ricordi”.
Bacci si adombra.
“Saranno tempi tosti. In ogni caso a Palazzo Tursi ci dovrà essere un rimpastone, sia che vinca l’uno o l’altro, con il via-vai di consiglieri migranti.”
“Ma dove li trovano altri candidabili? Hanno raschiato il fondo del barile, caro Bacci…”
“Una cosa è sicura. Se Orlando va in via Fieschi il candidato del centrosinistra per Tursi questa volta dovrà essere un Cinquestelle. Un po’ per uno, come ordina l’avvocato Conte.”.
“Pirondini?”
“Per esempio. Forse lui che è un musicista, sa dirigere l’orchestra”.
“Già, ma il problema è proprio l’orchestra. Che sinfonia nella campagna elettorale per le comunali!”
“In ogni caso chi perderà provocherà un terremoto nella sua coalizione, perché sai come succede in questi casi.”.
“Già tutte le colpe sono di uno solo, di chi ci ha messo la faccia e ha perso”.
“O destra o sinistra. Un Bucci perdente farà il sindaco con il freno a mano tirato”.
“E un Orlando sconfitto accenderà il processo nella sinistra e soprattutto nel Pd considerato sempre un po’ malconcio”.
“Ricadute sul Comune di Genova, ma anche a livello nazionale perché questa nostre elezioni sono l’anticipazione di altre regionali, quindi una prova di tenuta anche del governo ”.
“Ecco il 36!”
“Ciao Bacci….”
“Ciao Ninni e coraggio. Tirati su. Pensa a Togliatti o a Berlinguer!”
“Oggi mi andrebbero bene anche De Gasperi o Moro….”
IL COMMENTO
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