Ieri il Consiglio regionale della Liguria ha approvato un ordine del giorno che impegna il presidente Marco Bucci e la sua Giunta a chiedere ai concessionari autostradali l'esenzione dei pedaggi nei tratti delle autostrade liguri interessati dai cantieri. "Era ora" aggiungiamo noi. Finalmente anche da via Fieschi si alza forte il grido di una regione che da troppi anni deve fare i conti con una vera emergenza: quella dei cantieri che provocano morti, feriti, disagi e danni.
Noi di Primocanale da anni combattiamo questa battaglia convinti sempre di più che si tratti di uno scandalo e di un ignobile sopruso. E pensare che con il sistema autostradale che abbiamo in Liguria anziché vederci abolire le tariffe perché viaggiamo su una corsia e su pericolosi scambi carreggiate, in gallerie fuori normative e senza corsie di emergenza dobbiamo subire anche l'aumento che c'è stato all'inizio anno.
Negli anni abbiamo chiesto a gran voce l'abolizione dei pedaggi in Liguria. Lo hanno fatto anche sindaci, politici, rappresentanti delle varie categorie ma dall'altra parte nessun cenno. Il silenzio più assoluto. "Capiamo che sia una sfida difficile da vincere, ma siamo convinti che vada comunque giocata" scrivevamo su questo sito nel marzo del 2023. "Basterebbe una breve delibera del consiglio di amministrazione che dicesse: "Da oggi fino a ... la nostra società non chiederà il pagamento di pedaggio nel tratto che va da ... a ..." rispondeva il nostro editorialista Luigi Leone anche lui sempre molto sensibile sull'argomento.
Si dice che quando c'è la volontà politica di fare una cosa tutto diventi più facile. Oggi registriamo la richiesta della Regione Liguria e siamo sicuri che su questo argomento il presidente Bucci batta i pugni sui tavoli romani per provare ad ottenere qualcosa. "È giunto il momento far sentire la nostra voce. L'obiettivo non è pagare di meno le autostrade, è dare il messaggio ai concessionari che le autostrade devono funzionare, se il sistema non funziona non è giusto chiedere il pedaggio intero" commenta il presidente che, siamo, sicuri, proverà a prendere di petto la questione.
Nel frattempo migliaia di automobilisti passano ogni giorno sulle autostrade liguri rischiando la vita o semplicemente di restare in coda per ore. Chissà quanti di loro penseranno, magari maledicendo, alla pubblicità "Libertà è movimento" apparsa su molti media italiani (non sul nostro). (CLICCA QUI)
Lo ripetiamo ancora una volta: Autostrade per l'Italia sia trasparente ed eviti di definire i lavori come di "ammodernamento" quando in realtà si tratta di manutenzione necessaria non eseguita in passato dai Benetton. E dica ai liguri per quanti anni dovranno ancora fare i conti con questa situazione. E se poi non li facessero pagare per un po' non sarebbe poi così sbagliato....
IL COMMENTO
Gratuità dei pedaggi, ora servono i pugni di Bucci sui tavoli romani
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