Sanità

Verrà trasmesso anche il documentario "Breathe" con la voce dei protagonisti di allora
2 minuti e 57 secondi di lettura
di Andrea Popolano

ll 25 febbraio 2020 una tranquilla giornata ad Alassio si trasformò in un momento storico per la Liguria: all'interno dell'hotel Bel Sit, una turista lombarda di 72 anni risultò positiva al tampone per il COVID-19. Era il primo caso accertato nella regione, un evento che segnò l'inizio della lunga battaglia contro la pandemia. Primocanale dedica la giornata del 25 febbraio 2025 al ricordo si quello che abbiamo vissuto. Attraverso interviste a sanitari, pazienti, imprenditori e i contributi del nostro archivio storico si ripercorreranno i momenti più drammatici e le lezioni apprese durante l'emergenza. Durante la giornata verrà trasmesso il documentario "Breathe" con la regia di Edoardo Rossi.

Era il 25 febbraio 2020 quando in Liguria venne rilevato il primo caso di Covid. All'interno dell'hotel Bel Sit di Alassio una turista lombarda di 72 anni originaria di Castiglione d'Adda che faceva parte di una comitiva partita da Codogno risultò positiva al tampone (Leggi qui). La turista era arrivata ad Alassio l'11 febbraio. In un primo momento si fece visitare all'ospedale di Albenga perché aveva manifestato problemi di salute, dopo alcuni giorni gli esami e la conferma della positività al virus. 

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Trasferita all'ospedale San Martino di Genova, la donna fu presa in cura nel reparto di malattie infettive, diretto dal professor Matteo Bassetti. Il quadro clinico della 79enne è andato via via migliorando. E dopo 16 giorni dalla riscontrata positività la donna è stata dimessa ed è potuta tornare a casa. Da quel primo episodio partì la ricerca di tutti i contatti che ebbe la donna, e tutte le persone che erano presenti nell'albergo vennero poste in isolamento. Il decorso della malattia, nella paziente 0 della Liguria, ebbe buon esito e l'anziana fu dichiarata guarita l'11 marzo del 2020, quando venne dimessa dall'ospedale.

Viaggio ad Alassio tra turisti e residenti dopo il primo caso di Coronavirus in Liguria: le immagini dall'Archivio Storico di Primocanale - clicca qui

Qualche giorno prima, il 22 febbraio 2020, c'era stato il caso degli sbandieratori di Levanto. Si trattava di 36 giovani sbandieratori appartenenti al "Gruppo storico borgo e valle città di Levanto" invitati a rimanere in isolamento volontario insieme con i loro 8 accompagnatori, residenti nell’area di Levanto, per avere partecipato il 16 febbraio a una manifestazione cittadina a Codogno, primo riconosciuto focolaio di Coronavirus in Italia.

Ma dal primo caso di Alassio iniziò l'emergenza anche in Liguria. La prima vittime ligure si registrò il 5 marzo successivo: si trattava di un 72enne di Andora trovato positivo dopo il decesso all’ospedale San Paolo. Da allora sono passati cinque anni caratterizzati da quattro ondate, diverse varianti che si sono succedute, i bollettini giornalieri, il lockdown, l'istruzione a distanza, le mascherine, le chiusure, il coprifuoco, le zone colorate e poi i vaccini, i no vax, il green pass, le riaperture graduali, le estati del liberi tutti e il Natale delle zone rosse, le polemiche e le infinite discussioni con le conseguenze economiche. 

La pandemia è terminata ufficialmente il 5 maggio 2023, data in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato la fine dell'emergenza sanitaria scoppiata poco più di tre anni prima, l'11 marzo 2020, con la dichiarazione dell'inizio della pandemia. Secondo i dati dell'Oms solo in Europa sono state salvate grazie ai vaccini un milione di vite. Nei tre anni di pandemia il virus ha causato, secondo le stime dell'Oms, circa 20 milioni di decessi. 

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  L’ho guardato da solo, fuori dalla ressa e dagli inevitabili convenevoli della presentazione ufficiale. “Breathe, fino all’ultimo respiro” mi è piaciuto. E mi ha commosso. Il groppo mi è salito in gola ripensando a quei giorni tragici, durante i quali ho perso il consuocero, amici e conoscenti. H