Articoli

2 minuti e 3 secondi di lettura

Il consigliere comunale di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli risponde al dibattito aperto da Maurizio Rossi nel suo 'diario di un indagato' (Leggi qui)

Caro Maurizio, ho letto con interesse il tuo articolo in cui evidenzi la faziosità di certi media. Da tempo mi sono reso conto che la linea editoriale di giornali e tv condiziona pesantemente il lavoro dei giornalisti e che quasi sempre le notizie vengono confezionate in maniera strumentale: non per informare bensì per orientare l'opinione dei lettori.

C'è quasi sempre un secondo fine che determina il sensazionalismo dei titoli e il taglio degli articoli. Ovviamente ci sono, come in tutte le categorie, giornalisti più refrattari ai condizionamenti e quelli naturalmente inclini a storpiare i fatti per compiacere i propri editori; questi ultimi non si fanno scrupolo di colpire personalmente i propri obiettivi, con fredda noncuranza dei danni che possono arrecare; in passato ho definito questi ultimi "killer prezzolati" ricevendo per questo una querela, una citazione per risarcimento danni e un comunicato al vetriolo da parte del sindacato dei giornalisti (ci tengo a ricordare che entrambi i giudizi si sono conclusi favorevolmente per me).

Purtroppo la maggior parte della gente non si accorge di tutto ciò, almeno fino a quando non vive un'esperienza diretta che la porti a toccare con mano la distanza tra la realtà e le notizie che vengono diffuse. Sono quindi perfettamente d'accordo con te quando dici che sarebbe utile che ogni giornalista potesse vivere, almeno una volta, cosa si prova ad essere "dall'altra parte".

In conclusione, al di là della tua vicenda giudiziale (dalla quale mi auguro tu possa uscire assolto), penso che il tema di come garantire una informazione libera sia in assoluto il più importante per la nostra moribonda democrazia e ci tengo a dire che la tua televisione è stata tra i pochissimi media che hanno trattato me e la mia parte politica in maniera imparziale, dando un certo spazio anche alle mie posizioni più divisive (come ad esempio la contrarietà alla trattativa con Autostrade, la critica al green pass, la contrarietà all'invio di armi all'Ucraina o la solidarietà ai Palestinesi): ciò è avvenuto nonostante io non abbia mai pagato un euro in pubblicità alla tua azienda.

Per questo, e per la qualità (anche tecnica) della tua emittente, che fornisce un servizio pubblico indiscutibile, voglio pubblicamente ringraziarti in questo momento per te così difficile.

Mattia Crucioli, consigliere comunale di Genova di Uniti per la Costituzione