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L'analisi del segretario regionale della Fit-Cisl Francesco Bottiglieri su situazioni attuale e scenari dopo l'inchiesta della magistratura
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GENOVA - In quale clima si sta lavorando a palazzo San Giorgio di Genova, sede dell'Autorità portuale di Genova e Savona, dopo l'apertura dell'inchiesta che ha coinvolto la Liguria, sia a livello politico che portuale? Il commissario, l'ammiraglio Massimo Seno e il commissario aggiunto, il professore universitario Alberto Maria Benedetti, insieme a tre ispettori inviati dal Ministero dei Trasporti per verificare la regolarità delle pratiche degli anni passati, sono al lavoro affiancati da Paolo Piacenza, prima segretario generale, poi commissario dimessosi e ora di nuovo segretario generale, indagato per presunto abuso d'ufficio.

Primocanale ha aperto un dibattito sulle possibili conseguenze dell’inchiesta in Liguria, esprimendo preoccupazione (LEGGI QUI). In questa puntata ne parliamo con Francesco Bottiglieri, segretario regionale della Fit Cisl Liguria, il sindacato più rappresentativo, con oltre 100 aderenti sui 330 dipendenti dell'ente: "Sicuramente i lavoratori in questo momento vivono una situazione di incertezza sia per il presente che per il futuro, è chiaro che lo tsunami che hanno vissuto dal 7 maggio ad oggi abbia destabilizzato non solo la Liguria a Genova ma tutto il sistema portuale. Per quanto riguarda il commissario e il commissario aggiunto abbiamo apprezzato il loro inserimento e ho avuto anche il piacere di conoscere il commissario Seno in due trattative per due vertenze delicate e importanti, dove l’ho trovato sul pezzo, molto preparato e sono convinto che in questo momento riuscirà a gestire questa situazione imbarazzante e delicata. E' chiaro e sottinteso, come ha detto il segretario confederale della Cisl Maestripieri, che Genova cioè il porto più importante del Mediterraneo, ha bisogno di un presidente per ripartire e tornare a quella serenità che avevamo prima".

Una serenità che adesso manca immagino negli uffici di palazzo San Giorgio. Se le chiedo se c'è un clima di terrore esagero?

"La parola terrore spaventa un po' tutti e anche me, ma nelle varie assemblee coi lavoratori è trapelato questo, cioè oltre al terrore io credo che i lavoratori stiano vivendo in continuazione, da quel 7 maggio ad oggi, ansia, tensione e tanta preoccupazione perché è chiaro che tutti i giorni sui giornali esce un pezzo diverso, e stiamo parlando di dirigenti e di quadri che magari hanno sottoscritto e firmato opere e varie questioni, quindi è preoccupante e mettendomi nei loro panni sarei preoccupato anch'io".

Ma adesso la macchina va avanti, le pratiche vanno avanti oppure per questa preoccupazione c'è magari un rallentamento perchè le pratiche si guardano con mille occhi?

"Sicuramente stanno cercando di andare avanti e di gestire una situazione che era rimasta in stallo dal momento in cui Genova è stata colpita da questa situazione surreale, che non abbiamo mai vissuto e quindi difficile da gestire. Le lavorazioni, le pratiche stanno andando avanti, stanno cercando di ripartire con l'inserimento di questi due commissari, con la capacità e la professionalità anche del segretario Piacenza che ha sempre gestito, sia prima che dopo come commissario, la situazione, quindi ritengo che sia possibile cercare di andare avanti. E' chiaro che per tornare a quella serenità che c'era prima bisogna per forza arrivare ad avere un presidente".

A proposito di Piacenza, sta lavorando come prima oppure magari nei corridoi può essere messo in difficoltà da questa situazione?

"No, io ho avuto ho la possibilità di vederlo al lavoro anche nella vertenza dei giorni scorsi dove ha dato supporto al commissario, quindi ritengo che Piacenza sia una persona molto professionale con tante capacità, l'ho visto sereno e sta continuando ad operare come sempre ha fatto".

Per chiudere, la diga la preoccupa, nel senso che si parla di possibilità di ritardi (anche se il sindaco e commissario Marco Bucci ha smentito in un’intervista a Primocanale - LEGGI QUI), di extracosti, era già nata con l'aggiudicazione tempestosa dei lavori, quindi le chiedo se temete che possa bloccarsi quest'opera?

 "Io da genovese amo la mia città e mi auguro che al di là delle situazioni della magistratura questa opera, la diga, continui ad andare avanti. Sappiamo che queste lavorazioni sono partite, sono state aggiudicate in una situazione di pre-tsunami quindi c'è la possibilità che ci sia un'indagine anche su quest'opera ma io mi auguro che Genova e la Liguria tornino a sorridere in prima possibile perché ce lo meritiamo".