Genova - Torna altissima la tensione nei vicoli del centro storico di Genova della Maddalena dopo una serie di screzi e una violenta rissa tra spacciatori sudafricani e magrebini avvenuta sabato sera.
Ad innescare la violenza anche l'eccessivo tasso alcolico dei spacciatori che si riforniscono in alcuni empori che vendono alcolici sino a tardi e da sempre oggetto di critiche ed esposti da parte degli abitanti.
Fra i motivi dei contrasti il ritorno in libertà di uno spacciatore nordafricano nnoto con il soprannome di Tyson o Bomba, un omone grande e grosso che sabato ha preso parte alla rissa avvenuta fra lanci di bottiglie e un fuggi fuggi generale proprio di fronte alla scuola.
Particolarmente violenta la rissa di sabato sera con uno dei uomini che si è accanito con decine di pugni e su un rivale ormai bloccato a terra e nonostante il tentativo di fermarlo da parte di altri numerosi uomini, fra cui anche passanti spaventati e indignati per quanto stava accadendo: "L'uomo a terra ha rischiato di essere ucciso".
L'allarme è scattato con numerose telefonate degli abitanti al 112: ma quando sono arrivati sul posto carabinieri, polizia di stato e polizia locale hanno trovato solo cocci di bottiglie e tracce di sangue, i segni della rissa avvenuta sotto gli occhi di tanti testimoni, fra cui molti con il cellulare acceso a riprendere la scena.
Gli abitanti e i negozianti sono esausti e si lamentano perché da tempo nella zona si vedono "solo sfilate di agenti e carabinieri in divisa che però poco possono incidere in fatto di prevenzione perché alla loro vista ogni tensione sparisce e gli spacciatori si allontanano". Servono invece - denunciano gli abitanti della Maddalena - indagini approfondite da parte di personale in borghese in grado di incastrare e provare i reati per arrestare chi spaccia o commette altri reati, ma qui, contrariamente a quanto accadeva in passato, investigatori in borghese non vediamo quasi mai".
IL COMMENTO
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