GENOVA -Siamo in piena emergenza idrica, tanto che la Liguria alcuni giorni fa ha ufficializzato la richiesta di Stato d'emergenza ed ha vietato innaffiare giardini e prati, lavare cortili e piazzali e auto (con esclusione degli autolavaggi) e proibito riempire le piscine private, le fontane ornamentali e le vasche da giardino. Non solo: in alcuni stabilimenti balneari della regione è vietato anche farsi la doccia.
Ma nonostante questo in tutta Genova e in regione ogni giorno ci sono operai e tecnici che sono autorizzati a buttare via migliaia litri di acqua fra il disinteresse generale. Buttano via acqua per svolgere le programmate opere di igienizzazione delle grandi cisterne poste sui terrazzi dei palazzi.
Operazioni periodiche che potevano essere posticipate in autunno quando - si spera, piogge settembrine permettendo - l'allarme siccità sarà rientrato.
Ma l'ingente spreco dell'acqua di riserva delle cisterne sopra i palazzi sembra non interessare: la segnalazione è stata inviata dal cronista a diversi uffici amministrativi e alle forze di polizia dell'ordine, ma nessuno si è mosso, "non c'è un'ordinanza che lo vieta", hanno risposto più o meno tutti allargando le braccia, e così la beffa dell'acqua sprecata è servita, e prosegue, neanche fosse un faccenda di poco conto.
Si calcola che solo per l'igienizzazione delle cisterne di un solo palazzo si buttano via dai tre ai sei mila litri d'acqua.
Stamane ad esempio alcuni inquilini hanno provato a fermare gli operai in azione sul terrazzo di un'abitazione di via Canneto il Lungo, nel centro storico: ma è stato inutile. I tecnici hanno eseguito l'ordine, nessuno slittamento del lavoro.
Era andata meglio nei giorni scorsi in un palazzo di via della Maddalena, sempre nei vicoli: lì la protesta di alcuni inquilini aveva illuminato anche l'amministratore del caseggiato che era intervenuto bloccando lo spreco d'acqua.
Informato dello spreco d'acqua nonostante la crisi idrica che avviene in modo più o meno consapevole nei condomini, Pierluigi D'Angelo, presidente del comitato genovese dell’Anaci, Associazione nazionale amministratori condominiali, è prima rimasto sorpreso e poi ha convenuto: "Sarebbe più saggio rinviare i lavori di igienizzazione delle cisterne in autunno"
IL COMMENTO
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