Cronaca

Il portavoce dell'organo di autogoverno dei magistrati: "In passato giustizia non era al centro della politica e sono stati fatti pochi concorsi"
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di Michele Varì

GENOVA -"Se in passato fossero stati fatti più concorsi per magistrati ora la giustizia non sarebbe in queste condizioni".

E' il duro atto di accusa di David Ermini, vice presidente del Csm, l'organo di autogestione dei magistrati, alla domanda di Primocanale sul perché il tribunale di Genova e tutti gli altri tribunali d'Italia sono azzoppati da pesanti carenze di personale, amministrativo e di giudici.

Ermini oggi ha fatto visita al tribunale di Genova per tentare di fare revocare lo sciopero degli avvocati penalisti fissato non a caso per lunedì 12 settembre, data dell'inizio del processo per la strage di Ponte Morandi. E dopo avere incontrato il presidente della Corte di Appello Elisabetta Vidali, il presidente del tribunale Ravera, il procuratore capo facente funzioni Pinto e la segretari della camera penale ligure Cilio, ha parlato con i giornalisti.

"Il perché sono stati fatti pochi concorsi non dovete chiederlo a noi ma ai ministeri - ha ribadito Ermini -, diciamoci la verità, il funzionamento della giustizia italiana sia stata nelle menti di tanti governi che abbiamo avuto, i magistrati sono come sono percé la giustizia è stata gestita così"