GENOVA - "Aggrediremo Spea e Autostrade da un punto di vista legale dagli altri procedimenti penali che attiveremo, non escludendo una class action". Centinaia di famiglie danneggiate, per svariati motivi, dal crollo del Ponte Morandi e dai lunghi cantieri di demolizione della parte che era rimasta pericolante: a commentare la decisione dell'uscita dal processo penale delle due società Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, che si dice pronto a 'combattere' per i cittadini di via Porro.
"Non è una bella notizia, stava alla facoltà del giudice e noi rispettiamo la sentenza, ma attenti: aggrediremo Spea e Autostrade da un punto di vista legale dagli altri procedimenti civili che attiveremo, non escludendo una 'class action'. Autostrade non è più privata, ora è pubblica con un codice etico ben diverso e quindi i diritti di queste persone devono entrare nel Dna dei nuovi dirigenti. Andremo fino in fondo, perchè questi cittadini devono essere rimborsati".
"Non ci fermeremo, l'avversità non ci fa paura, supereremo ogni ostacolo - continua -. Alla fine avremo ragione e soprattutto, avranno ragione i cittadini".
"I nostri diritti non possono essere calpestati" ha raccontato ai microfoni di Primocanale Tiziana, abitante di via Porro. "La nostra vita è cambiata da quel giorno, orami siamo tagliati fuori, isolati. Sarebbe giusto che ci è preposto a darci quanto ci spetta lo facesse, senza dover essere pregato. Chi ci ha lasciato in questa situazione faccia i conti con la giustizia".
IL COMMENTO
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