"Pensavamo che con la campagna vaccinale andata così bene per questa regione potessimo essere fuori da questi problemi e invece da lunedì saremo per almeno due settimane in zona gialla. Questo comporterà qualche limitazione ma speriamo che questo possa essere una spinta a vaccinarsi per chi ancora non ha fatto il richiamo o addirittura la prima dose".
Esordisce così dal suo ufficio di largo Eros Lanfranco Renato Franceschelli, prefetto di Genova dal giugno scorso che per la prima volta da lunedì prossimo si confronterà con una Genova in zona gialla e non più bianca per il covid.
"La Liguria è una delle regioni virtuose con oltre il 90% dei vaccinati ma purtroppo stiamo vedendo che i contagi continuano e anche in una fascia di età molto bassa, quella più giovanile, delle scuole che poi porta nelle case i contagi. E' una triste constatazione che non avremmo mai voluto fare, o sforzo trutte le forze di polizie è considerevole, ma con la quale purtroppo dobbiamo convivere, speriamo che anche questo periodo natalizio e l'interruzione delle scuola possa fare scendere il numero dei contagi. L'unica via è il vaccino e io ne sono assolutamente convinto e spero che lo siano sempre di più le persone. Lo sforzo che sta facendo l'autorità sanitaria è grosso, i vaccini ci sono dunque bisogna solo andare e farselo.
In centro città a Genova l'obbligo della mascherina all'aperto è già in vigore: i genovesi come si stanno comportando?
"Lo sforzo che stanno facendo tutte le forze di polizia compreso le polizie municipali è grosso e si aggiungono anche le aziende dei trasporti sui mezzi pubblici, io non voglio guardare solo il numero delle sanzioni fatte che sono per fortuna una percentuale piccola ma, ahimè costante tutti i giorni, ma voglio sottolineare il numero dei controlli fatti, oltre tremila al giorno nella provincia, il che significa che tante persone sono in regola e vedo il bicchiere mezzo pieno".
Le percentuali di sanzioni fra green pass e mascherine è bassa: in media del'1%.
Le preoccupa il movimento no green pass che ogni sabato sfila per le vie di Genova e lo farà anche domani stavolta partendo da Marassi?
"Sicuramente abbiamo assistito a una diminuzione del numero dei partecipanti di queste passeggiate del sabato, sono convinto della bontà della scelta fatta in sede di comitato di non vietare alcune zone come fatto da altre città. Si è fatta la scelta di dialogare, e i portavoce del movimento si sono sempre dimostrati disponibili a trovare manifestazioni meno impattanti per la città, abbiamo gestito così e penso che sia giusto mantenere questa filosofia sino a quando non sarà smentita.
Ora le piazze del centro sono occupate dalle manifestazioni natalizie e ovvio che queste manifestazioni devono andare in altre parti della città, come è giusto nella distribuzione dei fastidi che le manifestazioni portano al traffico e al commercio della città".
Alcuni estremisti del movimento non vax hanno minacciato sui social il professor Bassetti e il governatore Toti e proprio la prefettura è intervenuta per tutelarli
"Chiunque è esposto a rischi anche solo da leoni da tastiera merita di essere posto sotto osservazione, come il professor Bassetti e il presidente della Regione. A queste minacce e fischi siamo esposti tutti noi che abbiamo sostenuto la campagna di vaccinazione, io non leggo i social, ma le persone più esposte hanno più attenzione dalle forze di polizia anche se imponiamo sacrifici dal punto di vista personale".
Quali sono le altre emergenze della città? Pensiamo al centro storico e alle possibili manifestazioni a Sampierdarena contro i depositi chimici di Multedo?
"Genova è una città sicuramente vivace, come tutte le grandi città ha criticità nel centro storico, ha crisi aziendali, e ovvio che il territorio partorisce manifestazioni quotidianamente che vanno gestite con rispetto delle legge e sale in zucca.
Tutti hanno diritto a manifestare le loro idee. Per quanto riguarda Sampierdarena, penso che le amministrazioni pubbliche debbano fare delle scelte e dialogare con la controparte e rappresentando i piani e i progetti in modo chiara, in queste sedi di confronto a volte si smontano tante paure, delle fake news, delle preoccupazioni che possono essere legittime ma che poi invece alla prova dei fatti spesso sono prive di reali fondamenta. Quindi io mi auguro che, come il sindaco sta già facendo incontrando i cittadini di queste zone, questi dialoghi possano continuare"
Parliamo del Centro storico
"Come tutti i luoghi della movida più che un'emergenza criminalità è un fenomeno di cattiva educazione. E' ovvio che anche la conformazione dei luoghi alimenta questi disagi, bisogna fare rispettare le regole e trovare l'equilibrio fra i diritti degli abitanti e il desiderio dei giovani di divertirsi, io posso dire che go trovato un fortissimo impegno delle forze di polizia e soprattutto della polizia locale e su questo stiamo continuando a lavorare. Ne parliamo ogni settimana in sede di comitato per la sicurezza e ordine pubblico e per fare continuare a operare gli operatori che si comportano in modo corretto
Genova è la città del crollo del ponte Morandi e ancora bloccata dai cantiere di autostrada?
"Questo è un dato incontestabile e durerà ancora sino a quando non saranno fatte delle scelte infrastrutturali diverse, l'autostrada è quella, non è immaginabile per ora ampliarla come si fa in altre parti d'Italia con altre corsie, una struttura che ha suoi anni e che ha bisogno di manutenzioni che purtroppo non sono state fatte nel passato"
Ma i cantieri non si potrebbero diluire?
"Tutto si può diluire, ma bisogna vedere quanto i lavori sono urgenti, c'è un tavolo settimanale fra regione e enti di gestione autostrade. Oggi nessuno si prende la responsabilità di rinviare un cantiere".
Lei dove era il 14 agosto del 2018 quando crollò il ponte?
"Lavoravo a Padova, ricordo quel luogo dove ero passato tante volte per turismo, quando seppi la notizia mi venne in mente la tragedia delle Torri Gemelle, quegli episodi che ti rimangono impressi, tutti noi ricordiamo dove eravamo l'11 settembre, poi ho toccato con mano quanto sia aperta la ferita, incontrando più volte le famiglie, anche di recente nel presidio davanti alla prefettura".
Quel giorno però le famiglie delle vittime erano un po' sole?
"Io non ero in piazza, ma qui le porte erano aperte, hanno rappresentato una loro preoccupazione sulla proposta di legge (sull'aiuto alle famiglie vittime delle tragedie di stato ndr) che sembra essere in qualche modo essere rimasto in un cassetto della camera, di recente ne ho parlato anche con il presidente della Camera Fico al fine di fare proseguire la procedura".
Nel dare gli auguri ai genovesi il prefetto sottolinea che il prossimo anno sarà importante anche per i grandi finanziamenti che arriveranno per il piano di resilienza post covid.
"Un'occasione unica, un'inimmaginabile e imponente massa di denaro che arriverà in questa città e in questa regione che dobbiamo spendere bene per cose utili e produttive e con attenzione e fare in modo, e questo è il compito, tutte queste opere pubbliche abbiano un faro di attenzione e non siano preda di interessi criminali che ovviamente in queste occasioni con tante risorse criminali a disposizione è un rischio che si corre sempre. Su questo stiamo già lavorando con sindaco, il presidente della Regione e di autorità portuale visto che i primi lavori interesseranno proprio il porto, avremo un protocollo di legalità che metterà sotto attenzione tutte le ditte che vinceranno gli appalti".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci