RIVA LIGURE - Tanti palloncini e rombo di motori. Più di mille persone hanno accolto così la bara di Leonardo Franza, il 20enne morto la notte del 7 novembre a causa delle ustioni riportate nell'esplosione avvenuta il 31 ottobre, in un appartamento a Molini di Triora.
Nella chiesa di San Maurizio Martire erano presenti anche alcuni genitori degli altri cinque ragazzi feriti e ricoverati in prognosi riservata al centro grandi ustionati di Villa Scassi, a Genova.
Su un piedistallo, posizionato poco prima dell'ingresso della chiesa, è stata esposta la sua moto: una Honda Cfr 450. Tantissimi ragazzi hanno voluto stargli vicino nell’ultimo viaggio creando un clima davvero particolare con il rombo dei motori, gli applausi e i fumogeni.
IL COMMENTO
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