GENOVA -L'ultimo colpo a mano armato nella tabaccheria di via Bertani, sopra Corvetto, gli è stato fatale: Daniel Frana, 26 anni, infanzia complicata, forse nel suo inconscio desiderava essere fermato da quando, da fine novembre per procurarsi il crack di cui era schiavo, da ragazzo e figlio perbene con tanto di studi da elettricista, da milite di una pubblica assistenza, con tanto di encomio durante la pandemia, si era trasformato in rapinatore seriale impugnando una pistola giocattolo.
Lo hanno arrestato in via Pre' poliziotti della squadra giudiziari della polizia di Frontiera che lo tenevano d'occhio da oltre venti giorni anche se lui, che viveva con la madre a Sestri Ponente, ormai non aveva casa e gravitava come una pallina impazzita nei vicoli del centro storico
L'ultimo colpo alla tabaccheria di Emma, una napoletana con il sorriso stampato sul viso che gestisce con la famiglia in via Bertani, un negozio dove negozi non ce ne sono e così punto di riferimento per la zona, fra cui gli studenti del vicino liceo artistico.
E' successo martedì mattina e la dinamica è stata convulsa e cruenta come mostrano le immagini registrate del sistema di sorveglianza del negozio: lui entra con un cappello rosso e una pistola in pugno intimando alla donna, Emma, di consegnare i soldi.
La donna subito lo lascia fare, ma poi quando Daniel afferra anche il cellulare, reagisce, "ho perso il controllo di me perchè con il telefonino ci lavoro, pago e ordino la merce, sarebbe stato un danno terribile" ci racconterà la donna. Emma, davanti a una cliente che assiste alla rapina esterrefatta, reagisce e lui la colpisce con il calcio della pistola giocattolo, e ferisce la donna, che finisce in ospedale con una contusione alla mano e sotto choc. Il bandito prima di fuggire scaglia a terra il cellulare.
La polizia di frontiera era arrivata Daniel Frana a fine novembre subito dopo il furto e l'incendio di un furgone dato alle fiamme sotto la stazione Marittima, a Ponte dei Mille, un rogo inspiegabile su cui ci sono ancora indagini in corso, prima ancora aveva strappato un tablet a un capotreno di Sampierdarena, rapinato una donna fra via Cesarea e via Fiasella e borseggiato nei vicoli a un agente della polizia locale fuori servizio, alla fine, martedì la rapina a Emma, l'ultimo colpo dell'ex milite modello della Croce Verde modello diventato schiavo della droga che chiedeva di essere fermato e forse curato, ora rinchiuso nel carcere di Marassi.
IL COMMENTO
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