GENOVA - La procura di Genova ha iscritto nel libro degli indagati il rappresentante legale della Shock Wave sport e tre istruttori del club per la morte di Andrea Demattei, lo studente di 14 anni rimasto incastrato con la sua canoa nel fiume Entella a Chiavari durante una sessione di allenamento.
Si tratta di un atto dovuto per consentire ai quattro uomini, assistiti dagli avvocati Silvia Morini e Guido Mottola, di poter partecipare con un loro consulente all'autopsia.
Dopo la morte di Demattei, avvenuta lunedì all'ospedale pediatrico Gaslini dove era arrivato in condizioni disperate dopo che il suo cuore aveva ricominciato a battere dopo 40 minuti, il pubblico ministero Francesco Cardona Albini aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo (LEGGI QUI) per capire se la canoa fosse in buone condizioni e se fosse idonea alla navigazione nel fiume, se l'allenamento dovesse essere fatto in mare anche alla luce del fatto che due giorni prima c'erano state forti piogge e le acque dell'Entella erano ingrossate e la corrente aveva portato detriti, ma anche sulle modalità di soccorso e su eventuali ritardi o disorganizzazioni.
Tragedia in canoa a Chiavari: gli organi di Andrea salveranno altre vite - LA DECISIONE
Andrea Demattei è rimasto a lungo in acqua incastrato con la canoa che gli schiacciava le gambe a causa della corrente. Secondo quanto risulta finora, la temperatura molto bassa potrebbe essere risultata fatale: il ragazzo è stato tenuto con la testa fuori dall'acqua per almeno un'ora dal suo istruttore per non farlo bere, mentre i vigili del fuoco tentavano di liberarlo. Da quanto emerso finora, il giovane è poi andato in arresto cardiaco per ipotermia.
"Vogliamo solo concentrarci sul bene che si è potuto fare con la donazione degli organi di Andrea. Adesso conta solo quello". Così la mamma di Andrea nel pomeriggio di ieri tramite il suo avvocato Rachele De Stefanis, mentre a scuola, nelle aule, i compagni di classe di Andrea facevano un minuto di silenzio e lasciavano fiori e lettere sul banco vuoto. "Non vogliamo rilasciare dichiarazioni, chiediamo rispetto per il dolore che stiamo vivendo. Confidiamo nelle indagini che la Procura ha avviato soprattutto sulle modalità di soccorso".
IL COMMENTO
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