CHIAVARI - "Canoe sul fiume Entella se ne vedono poche, un paio di volte all'anno" racconta un signore che abita in una casa sull'argine lato Chiavari e che incontriamo sul bordo del fiume, sotto il ponte della Maddalena, teatro del gravissimo incidente avvenuto ieri pomeriggio e che ha visto un ragazzo di 14 anni, ora in condizioni gravissime all'ospedale Gaslini di Genova, rimanere incastrato nella canoa, per quasi un'ora, in balia delle acque, dopo che la stessa aveva urtato un grosso tronco a sua volta incastrato nell'alveo del fiume, a neppure due metri da una pila. Una gabbia infernale. Il giovane era insieme ad alcuni amici e all'istruttore, che lo ha sorretto per tenerlo con la testa fuori dall'acqua, fino allo stremo. Lui stesso è stato poi portato al pronto soccorso di Lavagna in ipotermia e sotto choc.
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Il cuore del ragazzino ha riniziato a battere dopo oltre mezz'ora di massaggio cardiaco, da lì il trasferimento in elicottero da Sestri Levante al Gaslini di Genova dove sta lottando per la vita. I vigili del fuoco, intervenuti sia da terra che i sommozzatori, hanno faticato per riuscire a disincastrarlo dalla canoa e portarlo in salvo a riva. Sotto gli occhi disperati di amici e residenti. La corrente in quel punto è piuttosto forte, soprattutto dopo la piena del fiume di domenica notte scorsa, e si formano mulinelli in coincidenza con il pilone del ponte.
"I miei vicini di casa mi chiedono se questo tronco incastrato nel fiume ci fosse da parecchio o se sia arrivato con la piena di domenica, ma non lo so - racconta il signore - Certo è che noi residenti avevamo di recente chiesto che venissero puliti gli argini e così è stato fatto, i primi di gennaio. Per fortuna, perchè proprio grazie a questo ieri i pompieri sono passati da questa discesa, che altrimenti sarebbe stata occupata dalla vegetazione".
Gli inquirenti stanno sentendo i ragazzi e l'istruttore per capire con esattezza la dinamica dell'accaduto. E a Chiavari stamani in molti erano sorpresi dal fatto che sul fiume Entella ci fossero le canoe, cosa piuttosto insolita ma svolta ieri, a quanto si è saputo, seguendo tutte le norme di sicurezza, cioè giubbotti di salvataggio e caschetti.
IL COMMENTO
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