Cronaca

La violenza sarebbe quella commessa la notte tra martedì e mercoledì nel centro storico, quarto episodio di violenza sessuale dal giorno di Capodanno
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GENOVA - La squadra mobile di Genova ha fermato un pusher di origini senegalesi di 34 anni, sospettato di essere l'autore della brutale violenza sessuale commessa la notte tra martedì e mercoledì nel centro storico, quarto episodio di violenza sessuale dal giorno di Capodanno.

La mattina del primo febbraio una donna di 28 anni è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Galliera. Le sue condizioni sono apparse subito gravi per delle ferite nelle parti intime e delle perdite di sangue, tanto che è stata sottoposta d'urgenza a un delicato intervento chirurgico. Prima di entrare in sala operatoria,  la denuncia schok:

"Ho fumato crack, mi sono addormentata e quando mi sono risvegliata mi sono ritrovata in un lago di sangue...". Il quarto caso: la giovane donna ha raccontato ai poliziotti di essere stata stuprata da uno straniero di colore, forse senegalese, in un'abitazione della zona di via Pre' dopo aver acquistato e consumato della droga.

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Gli investigatori, coordinati dalla procura, proseguono le indagini e stanno raccogliendo tutti gli elementi per individuare l'autore. Gli agenti sono risaliti al pusher dopo una serie di testimonianze e il racconto della vittima. 

L'uomo è stato fermato mentre rientrava in casa. Ad aspettarlo c'erano gli agenti che lo hanno portato in questura.

I primi due casi sono infatti avvenuti all'inizio dell'anno nel cuore della notte, fra le 3 e le 4, nel centro città in danno di due ragazze: a ridosso di Sottoripa il primo gennaio, e nei giardini Baltimora l'8 gennaio, i cosiddetti giardini di Plastica, dove la ragazza aggredita è stata anche rapinata di soldi e telefonino. A soccorrerla è stato poi un carrozziere di corso Saffi, non lontano dal parcheggio Marina Park che l'ha trovata in stato confusionale proprio davanti alla sua attività. Autori delle violenze sarebbero, dal racconto della ragazza, sempre giovani magrebini. "Il fenomeno è grave - aveva detto il procuratore capo Nicola Piacente - e l'ultimo caso è stato più brutale degli altri ed è preoccupante".

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La terza violenza sessuale è per certi versi la più inquietante, perchè la vittima è un ragazzino di soli 15 anni che, come provato dai carabinieri del nucleo investigativo della compagnia Centro, andava in giro da solo in pieno centro storico alle 4 di notte. Anche lui era probabilmente in cerca di stupefacente, pare crack. Anche lui è stato aggredito e poi costretto a un rapporto sessuale orale dopo essere stato trascinato in un vicolo adiacente a via Cairoli. La mamma, quando ha appreso cos'era accaduto, ha detto di essere all'oscuro che suo figlio facesse uso di stupefacenti.