SORI - Era il 12 maggio del 2010 quando Renzo Castagnola ha ucciso a colpi di pistola due guardie zoofile che erano andate a notificargli una denuncia per maltrattamento di cani. A perdere la vita furono la guardia venatoria Paola Quartini della Lipu e la guardia zoofila Elvio Fichera della 4A. La tragedia si consumò nella zona di Sussisa nell’entroterra di Sori.
Castagnola, che faceva il cacciatore, poi in quello che ormai era più di un raptus di follia sparò anche alla moglie e poi si suicidò. Da quel tragico giorno sono trascorsi tredici anni ma chi ha conosciuto le due guardie non si è dimenticato di loro e della professionalità e dedizione che mettevano nello svolgere la loro funzione.
DALL'ARCHIVIO STORICO DI PRIMOCANALE: IL SERVIZIO DEL TG DEL 12 MAGGIO 2010 - GUARDA QUI
Angelo Spanò, co-portavoce metropolitano di Europa Verde – Verdi in una nota ricorda: "Per tutti noi è stato uno shock tremendo, conoscevamo i valori umani di queste persone e la loro correttezza nello svolgere la vigilanza volontaria. Persone miti, di grande sensibilità, capaci di commuoversi per animali che non riuscivano ad aiutare o ad esaltarsi quando al contrario riuscivano a salvare anche un piccolo animaletto. Sacrificavano il loro tempo e i loro soldi per un ideale, si alzavano al mattino presto per controllare il territorio. Non erano sceriffi, ma persone armate solo delle loro convinzioni e della conoscenza delle leggi, inermi di fronte allo squilibrio mentale di una persona che li colpiva ripetutamente. Anche se sono passati parecchi anni, sento ancora la loro mancanza, mi mancano le loro telefonate quotidiane e soprattutto la loro amicizia e la loro disponibilità. Per questi motivi, anche quest’anno ho ritenuto doveroso ricordarli. Ciao Paola, Ciao Elvio" conclude Spanò.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci