SAVONA - Approfittava delle necessità economiche delle sue connazionali per prestare dei soldi e poi chiedere interessi altissimi, anche del 60%. Protagonista della vicenda una badante Ucraina di circa 50 anni che svolgeva regolarmente l’attività nel territorio savonese. Parallelamente però aveva avviato un giro di usura nel quale erano cadute numerose sue connazionali. A scoprire il tutto i militari del Comando Provinciale di Savona. La donna è stata prima individuata e poi arrestata.
Il metodo utilizzato era sempre lo stesso. La 50enne prestava cifre comprese tra i mille e gli ottomila euro e poi prevedeva che il debitore si obbligasse a pagare mensilmente una quota di interessi (60% circa), senza soluzione di continuità sino a quando sarebbe stato in grado di restituire in un’unica tranche l’intero capitale originariamente ricevuto in prestito. Soldi che le connazionali dovevano mandare nel proprio per Paese per aiutare i familiari. I finanziari nelle loro indagini e perquisizioni hanno anche recuperato carte e documenti che attestavano l'usura.
L'operazione della guardia di finanza ha permesso di evitare che un'altra vittima della donna cadesse nel sistema di prestiti illegali messo a punto dalla 50enne.
(foto d'archivio)
IL COMMENTO
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