VALLECROSIA - È durato quattro ore l'intervento necessario a ricomporre naso e mandibola del piccolo di due anni che nel pomeriggio di ieri è stato azzannato al volto da un cane di razza pitbull.
L'intervento ha visto impegnata un equipe di anestesisti rianimatori chirurghi maxillo facciali, otorini e oculisti. "Il bambino presentava gravi lesioni al bulbo oculare, al naso e una frattura alla mandibola. Il team multispecialistico dell'Istituto Gaslini e dell'ospedale Galliera è riuscito ad intervenire tempestivamente per cercare di salvare l'occhio del piccolo, e ricomporre naso e mandibola", fa sapere la direzione sanitaria dopo la fine dell'operazione, verso l'una di questa notte.
"Le ferite hanno causato un danno alla palpebra, attualmente non è possibile stabilire l'eventuale entità del danno causato dal trauma al nervo ottico e la funzionalità visiva, che dovrà essere valutata nel corso nelle prossime settimane". Il bambino è stabile e sta procedendo il suo decorso post operatorio in terapia intensiva.
Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri di Bordighera. Il pitbull che ha aggredito e morso al viso il bambino di due anni a Vallecrosia, nell'imperiese, è stato portato in un canile della provincia di Imperia e ora la prassi prevede che l'ufficio veterinario dell'Asl effettui tutti gli accertamenti di rito per stabilire innanzitutto le condizioni psicofisiche dell'animale e per verificare che sia munito di regolare microchip.
La Procura di Imperia ha indagato per lesioni personali colpose il proprietario del pitbull che ieri ha morso in faccia il bimbo di due anni nell'appartamento della sua compagna a Vallecrosia. Se da una parte l'Asl1 Imperiese ha avviato un processo di rieducazione dell'animale, verificandone le condizioni psicofisiche, dall'altra la magistratura vuol verificare se il proprietario abbia adottato tutte le cautele per evitare che ilcane potesse aggredire
A quel punto, potrà essere sottoposto alla rieducazione a spese del proprietario se volesse riprenderlo con sé, altrimenti l'animale resterà al canile e provvederà il Comune. Secondo quanto ricostruito sembra che la madre si fosse recata col figlioletto a casa del compagno dove, per cause tuttora in fase di accertamento è avvenuta l'aggressione. La dinamica non è ancora chiara, ma l'unica certezza è che il cane ha subito azzannato il bimbo, lasciandolo in una pozza di sangue.
"Ho sentito delle urla, non si capiva se si trattasse di un bambino o di una donna - ha detto una vicina -. Poi un gran vociare. Ho capito che era successo qualcosa, quando ho sentito l'ambulanza e i carabinieri arrivare a sirene spiegate".
"Non mi sono mai avvicinata, perché ho paura dei pitbull - ha detto una donna con un cane che ha detto di conoscere il proprietario del pitbull -, anche se il padrone continuava a dire che era bravissimo".
È la seconda aggressione di un pitbull nel giro di pochi giorni in zona. Venerdì scorso è stata aggredita, sempre a Vallecrosia, una donna di 34 anni. Sia quell'aggressione che questa in cui è rimasto vittima il bambino sono avvenute a non molti chilometri, in linea d'aria, da Soldano, dove nell'aprile scorso è stata azzannata e uccisa dal rottweiler del fratello Patrizia La Marca di 53 anni.
IL COMMENTO
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