Cronaca

Gli amici del parrucchiere egiziano ucciso il 23 luglio scorso in un'abitazione di via Vado, a Sestri Ponente, si radunano "armati" di fiori che poi verranno gettati in mare
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di Au. B.

GENOVA - Sono tutti invitati al corteo in ricordo di Mahmoud Abdalla, il 19enne prima ucciso e poi fatto a pezzi dai suoi datori di lavoro tra Genova e Chiavari. L'appuntamento è per oggi alle 15.30 in piazza della Vittoria. Inizialmente era in programma anche un corteo ma è stato annullato in assenza dei permessi della Questura.

Gli amici del parrucchiere egiziano ucciso il 23 luglio scorso in un'abitazione di via Vado, a Sestri Ponente, si radunano "armati" di fiori che poi verranno gettati in mare. Il gruppo sarà accompagnato dagli operatori delle comunità in cui il 19enne aveva passato un breve periodo della sua vita dopo essere sbarcato in Italia, come minore non accompagnato, nel 2021.

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Sempre con fiori e striscioni il negozio di parrucchieri dove Abdalla lavorava, ora sequestrato dai carabinieri, è stato decorato più volte in suo ricordo. A ucciderlo, secondo l'accusa, Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel e Mohamed Ali Abdelghani Ali, detti Bob e Tito. 

Il ragazzo è stato ucciso perché voleva dare le dimissioni e aveva chiesto informazioni per lavorare in un'altra barberia. Un barbaro assassinio che ha sconvolto la comunità egiziana e ovviamente quella genovese. 

Bob, egiziano di 26 anni, era il fratello del titolare del negozio di parrucchieri per cui Abdalla lavorava mentre Tito, sempre egiziano di 27 anni, era il facente funzione del proprietario (fratello di Bob) del barber shop che a inizio giugno aveva lasciato l'Italia per una lunga vacanza in Egitto.