GENOVA - Un operaio di 67 anni è rimasto ferito in modo grave dopo essere stato travolto e schiacciato da un jersey che un collega stava movimentando dentro il cantiere ferroviario a Calata Bettolo. L'uomo è stato soccorso dal personale del 118, intervenuto con l'automedica, e trasportato in gravi condizioni all'ospedale San Martino.
Secondo le prime informazioni raccolte dagli esperti della Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, il ferito stava assistendo da terra alle movimentazioni del jersey che un altro operaio stava facendo con un mini escavatore. Il blocco di cemento lo ha travolto facendogli sbattere la testa a terra.
L'uomo è stato stabilizzato, intubato e portato in ospedale. Il mezzo e il blocco di cemento, così come l'area, sono stati sequestrati per gli accertamenti. Gli investigatori vogliono capire se la manovra eseguita fosse corretta.
"È inaccettabile quanto è accaduto nel cantiere edile nel porto di Genova: è illogico e pericolosissimo che un lavoratore edile di sessantasette anni venga impiegato in un'attività di questo tipo. C'è la necessità di mettere regole chiare e permettere a lavoratori edili che hanno superato una certa età di poter andare finalmente in pensione. E poi ribadiamo a voce alta che bisogna investire nella sicurezza con personale dedicato che vada a monitorare nei cantieri per capire quotidianamente cosa sta succedendo" spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria
"Per stroncare la piaga degli infortuni sul lavoro occorre aumentare i controlli: occorrono maggiore formazione e qualificazione delle imprese. E poi c’è una criticità sul tema delle manutenzioni che andrebbe affrontata con maggiore serietà. Il fatto che un infortunio sul lavoro di tale gravità sia accaduto in un cantiere così importante, come quello del nodo ferroviario del Porto di Genova, impone una riflessione ancora più attenta" commenta Federico Pezzoli, segretario generale Fillea Cgil Genova.
"Ancora una volta ci troviamo a dover portare un infortunio gravissimo come testimonianza di quanto sia urgente aumentare gli investimenti in formazione e prevenzione dei rischi" commentano Fabio Servidei, segretario confederale Uil Liguria e Mirko Trapasso, segretario generale Feneal Uil Liguria
IL COMMENTO
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