BERGEGGI - Il savonese continua a protestare contro il progetto di un rigassificatore in mare davanti a Vado: nuova "catena umana" tra Bergeggi e Spotorno in concomitanza di una competizione europea di nuoto in mare aperto nell'area dell'isola di Bergeggi. La protesta di oggi, ribattezzata per l'occasione "Savetheisland", ha visto più di mille persone mettersi in fila lungo l'Aurelia e sulla spiaggia con striscioni e cartelli. Lo scorso 16 settembre in 10 mila si erano radunati contro lo spostamento - entro il 2026 - della nave rigassificatrice Golar Tundra attualmente operativa nel porto di Piombino. Decine i cartelli per dire "no al rigassificatore" o lanciare messaggi come "Giù le mani dal nostro mare".
Sul posto anche i Pirati di Caruggi, tra cui Enrique Balbontin che si è presentato con una maglietta con la scritta "Tutti ...con il c...degli altri". Saliti a bordo di un gommone, i Pirati hanno poi raggiunto il punto di arrivo della gara con un grande striscione di protesta: "Dire No al rigassificatore, perché il mare è di tutti e ci piacerebbe che rimanesse azzurro e pulito. Proprio per questo vorremmo evitare di vedere un mostro industriale qui davanti, in uno dei posti più belli della nostra Liguria".
Intanto continuano gli incontri per illustrare il progetto ai territori da parte del commissario per il Rigassificatore, il presidente ligure Giovanni Toti. Gli industriali di Savona hanno chiesto modifiche al percorso del gasdotto e Snam ha detto che possono essere apportate modifiche al progetto, ma il ministero dell'Ambiente dovrà dare l'autorizzazione finale, un procedimento che richiederà comunque almeno un anno e mezzo di tempo per tutte le valutazioni necessarie.
(Foto di Roberta Milano via Facebook)
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