Cronaca

Viabilità rallentata tra le 10 e e 12 verso piazza Grosso a San Desiderio
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di Michele Varì

GENOVA - Gli abitanti di San Desiderio e Borgoratti oggi sono scesi in piazza contro la gestione definita inadeguata del due centri minori stranieri non accompagnati aperti dal consorzio Kcs. Dalle 10 di questa domenica 29 ottobre si sono riuniti a Borgoratti in piazza Rotonda per iniziare la marcia che dura sino alle 12 verso il centro di San Desiderio.

Il traffico è rimasto bloccato al loro passaggio, soprattutto nella parte iniziale della via che sale verso S. Desiderio, prima del semaforo che regola il senso unico alternato. Superato il punto, la viabilità è rimasta comunque rallentata, fino all'arrivo del gruppo di manifestanti in piazza Armando Grosso, cuore di S. Desiderio. Sul posto la Polizia Locale.

"La nostra protesta è una passeggiata pacifica non contro i ragazzi - ha puntualizzato a Primocanale Stefano Villa, uno degli organizzatori della manifestazione - ma contro la gestione a nostro avviso inadeguata da parte del consorzio titolare dei due centri per minori non accompagnati, nell'ostello e nell'ex Sirenella".


Fra le principali richieste degli abitanti la riduzione del numero di ospiti, che oggi oscilla fra i quaranta e cinquanta ragazzini, ma che, come  promesso dal presidente del Municipio Levante Federico Bogliolo, dovrà essere dimezzato tramite la chiusura dell'ex ostello e lasciando operativo solo il centro più decentrato aperto nell'ex Sirenella o casa del Popolo. "Con numeri di minori adeguati per un paese piccolo come San Desiderio- garantisce Villa - noi siamo disponibili e felici di collaborare per aiutare i minori che hanno voglia di integrarsi, al proposito stiamo già elaborando alcune proposte".

I due centri per minori non accompagnati di San Desiderio sono aperti da circa un anno e gestiti da un consorzio nazionale, il Kcs, con sede a Bergamo e perlopiù impegnato nelle residenze per anziani. Una gestione che, a detta degli abitanti, non è adeguata perché i ragazzi vengono spesso abbandonati e non aiutati a crescere, "così l'integrazione non è possibile" fanno sapere da San Desiderio che lamentano anche furti e altri piccoli reati da parte di alcuni minori. Uno dei problemi è il mancato rispetto degli orari di rientro nel centro da parte dei ragazzi nelle ore serali, "nessuno rispetta le regole". 

Per questo nelle scorse settimane c'era stato un primo sit-in da parte degli abitanti. "Non ci va che qualcuno strumentalizzi e bolli San Desiderio come razzista - ripete Villa - perché non è vero, noi vogliamo dare il nostro contributo per aiutare questi ragazzi, e a differenza di chi lo fa per lavoro per guadagnare dei soldi, noi lo facciamo esclusivamente nell'interesse dei minori che dimostrano di avere seriamente voglia di integrarsi".

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