Cronaca

Una decina di furti lungo i binari fra Principe e Sestri Ponente: in due occasioni è sfuggito agli agenti. I suoi blitz gettano nel caos i treni . Forse a causa sua anche il grande blocco di giovedì scorso
2 minuti e 1 secondo di lettura
di Michele Varì

GENOVA -Conosce perfettamente i binari delle ferrovie di Genova e scova il suo bottino, le trecce di rame, a colpo sicuro, anche quelle situate nei punti più nascosti e pericolosi da raggiungere o occultati da guaine.


Per tranciare i cavi di rame usa un tronchese professionale, non facilmente da reperire in commercio. Zac, un colpo netto, e li porta via.
Il ladro seriale di rame ferroviario ora sta colpendo in modo sincompato, quasi a lanciare una sfida ai poliziotti della polfer e agli addetti della sicurezza delle Ferrovie.
Una decina di furti negli ultimi quindici giorni, con tanti disagi alla circolazione dei treni. Siccome entra in azione in piena notte, forse con uno o più complice, il ladro più volte ha provocato ritardi ai convogli regionali della prima mattina. Perché staccare i cavi di rame significa fare scattare l'alt ai treni, bloccati in modo automatico dai segnali per evitare incidenti.

 

Anche il clamoroso caos in cui è finito giovedì scorso il nodo ferroviario di Genova sarebbe stato provocato da un furto di rame lungo i binari di via Buozzi, un furto che ha mandato in tilt un pantografo di un treno a Principe e danneggiato la via aerea della stazione. Ufficialmente dalle Ferrovie smentiscono, ma la conferma arriva da fonti investigative. Alla Polfer sono in grande disagio: il ladro sembra farsi beffa di loro e colpisce nonostante i tanti servizi approntati ogni notte insieme al personale delle ferrovie.

Non alto, forse di carnagione olivastra, il ladro per due volte è stato avvistato e rincorso. Ma è sempre riuscito a fuggire: perché velocissimo, ma anche perché scappa lungo i binari mettendo a repentaglio la sua vita. Agenti e ferrovieri lì non possono inseguirlo. Perché per operare devono prima avere la garanzia del blocco dei treni: la disgrazia è dietro l'angolo, e nessuno rischia. Una precauzione di cui i ladro è a conoscenza e di cui fa tesoro.

I continui furti in rapida successione stupiscono e potrebbero tradire il fatto che il ladro forse non è lucido e potrebbe avere bisogno di soldi per pagarsi una dipendenza, droga, alcol o gioco. Fra i sospettati oltre alle gang di ladri specializzati anche i dipendenti ed ex dipendenti delle ditte che hanno lavorato sui binari per conto delle ferrovie. Il rame sottobanco è venduto a circa 5 euro al chilo, si calcola che in una notte si riesce a rubare anche una trentina di metri di cavi e racimolare così un bottino di circa duecento euro.