Il degrado dei vicoli di Prè e la rabbia degli abitanti corrono più veloce dei programmi di rigenerazione degli amministratori della città.
Si potrebbe sintetizzare così il misterioso incendio doloso che nella notte ha bruciato un'impalcatura presente da decenni sulle facciate fatiscenti dei civici 12 e 14 di via Prè di proprietà del Comune di Genova e da troppo tempo vuoti in attesa della messa in sicurezza e la ristrutturazione.
Si tratta dei due palazzi abbandonati dal 2007 quando crollarono le solette interne occupate da clandestini: solo per miracolo quel giorno non ci furono ferite o vittime.
I due edifici, acquistati da Spim, la società che gestisce il patrimonio immobiliare di Tursi, sono ora interessati da un progetto di rigenerazione del centro storico presentato un mese fa dagli amministratori di palazzo Tursi.
Restyling che prevede l'accorpamento dei due edifici per ricavare dieci appartamenti social housing destinati a nuclei familiari giovani e studenti universitari
Il piano è finanziato dal PINQuA, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare del Ministero delle Infrastrutture.
Il restyling partirà dalla manutenzione straordinaria del ponteggio, il sigillo degli infissi e lo sgombero degli interni per agevolare l'accesso ai progettisti per i rilievi.
Un progetto da 2 milioni di euro, come dichiarato dall'assessore al Centro Storico Paola Bordilli, che fa parte del piano di rigenerazione anche sociale di 18 piazze della città vecchia.
Ma torniamo al rogo: le fiamme sono divampate alle quattro della notte. Sicura la matrice dolosa, forse il fuoco è stato appiccato da un abitante esausto dalla convivenza con i ponteggi da cui più volte sono caduti pezzi di tavole e altri oggetti sulla strada.
Non solo: gli inquilini si lamentano che l'impalcatura toglie quel poco di luce che filtra fra i palazzi di quella parte di Prè, a pochi metri da Porta di Vacca.
In un primo momento si pensava che le fiamme potessero essere state provocate dalla canna fumaria di un ristorante senegalese adiacente alle impalcature: ipotesi poi scartata dai pompieri.
A scorgere le fiamme e a lanciare l'allarme sono stati gli addetti dell'Amiu che stavano lavando il selciato di Prè.
Sul posto i pompieri della centrale di San Benigno che hanno spento le fiamme.
Per salvaguardare il transito dei passanti gli agenti della polizia locale hanno interdetto il passaggio all'altezza delle impalcature danneggiata dal fuoco.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità