GENOVA - Erano le 2 di notte quando da un cella del secondo piano sezione maschile della casa circondariale di Genova Pontedecimo sono caduti calcinacci e intonaco dal soffitto: così si è spalancata una bella voragine e i detriti sono caduti proprio sul letto di un detenuto, colpito e rimasto ferito, per fortuna lievemente.
A dare la notizia il segretario regionale della Uil, Fabio Pagani che commenta amaramente: "È andata bene, poteva finire peggio". La cella è stata immediatamente dichiarata inagibile e i due detenuti presenti spostati altrove, ma l'episodio è l'ennesima denuncia di uno stato di abbandono e degrado che affligge le carceri italiane e liguri.
"Occorrono immediati stanziamenti di risorse economiche aggiuntive per la manutenzione e la costruzione di nuove carceri", incalza Pagani, che chiede anche un urgente intervento per rafforzare gli organici della Polizia Penitenziaria, ormai in grave carenza di personale. Numeri impietosi: 14 mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e 18mila unità in meno nelle file della Polizia. Una situazione esplosiva, fatta di "disorganizzazione imperante, aggressioni, suicidi, omicidi, stupri, traffici di ogni genere e grande, grandissima sofferenza" che richiede, secondo Pagani, "interventi immediati e incisivi al di là della propaganda".
L'appello è rivolto direttamente al ministro della giustizia, Carlo Nordio: "Rinnoviamo l'invito ad aprire immediatamente un tavolo di confronto permanente con le organizzazioni sindacali al fine di mettere in sicurezza il sistema penitenziario e tracciare un lungimirante e condiviso progetto di reingegnerizzazione dei processi e di razionali investimenti".