Dopo oltre 20 anni il Consiglio di Stato ha confermato la revoca del finanziamento statale, all'incirca 700mila euro, per la realizzazione di un laghetto artificiale sulle alture di Pompeiana. L'invaso, capace di contenere oltre 6mila metri cubi di acqua e il cui progetto risale agli anni '90, non ha mai passato il collaudo poiché, per ben due volte, i teli sono stati squarciati dal peso dell'acqua.
" E' una situazione Kafkiana - ha dichiarato il sindaco Vincenzo Lanteri -perché dopo così tanti anni il paese si trova a dover far fronte, con il proprio bilancio, ad una sentenza del Consiglio di Stato, che io trovo profondamente ingiusta, che ci 'condanna' a pagare una somma ben al di là delle nostre possibilità e che ci trova in default. Ovviamente ci opporremo con tutte le nostre forze, combatteremo fino alla fine, venderemo molto cara la nostra pelle. Il consiglio di Stato si è allineato alla tesi sostenuta dal TAR che ha messo in mora il comune chiamandolo corresponsabile degli errori fatti dai professionisti che hanno seguito l'opera dall'inizio alla fine e che sono , con il comune, già in contenzioso per quanto riguarda le responsabilità in solido e per quanto riguarda le responsabilità in sede civile."
Lanteri punta il dito sui responsabili del progetto " Ognuno - ha spiegato - si assumerà le proprie responsabilità. Il tribunale si è già dichiarato condannando uno tecnici a risarcire il comune con una cifra discreta. Vedremo come andrà a finire, sicuramente faremo il possibile per fare in modo di non dovere pagare errori del passato. Ho già dato incarico ai nostri legali per capire come fare per opporci o per lo meno dilatare i tempi"
L'opera, il cui appalto fu affidato ad una ditta di Caserta, venne collaudata per la prima volta nel 2007 ma le problematiche legate alla progettualità vennero definite insanabili. Il mistero avviò così l'iter per il finanziamento concesso.
IL COMMENTO
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