Cronaca

Succede anche questo tra le code e gli incidenti quotidiani sulle tratte autostradali liguri
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di Silvia Isola

GENOVA - Che la situazione sulla autostrada A26 sia paranormale, i liguri lo sanno da tempo, da quasi tre anni. Ma di certo nessuno si sarebbe mai potuto immaginare che una studentessa, Elisa Santacroce, si sarebbe potuta laureare in macchina bloccata in coda. Prima un maxi incidente in un tratto interessato dai cantieri all'altezza della galleria di San Salvatore Monferrato, in direzione della Liguria, che ha coinvolto 40 feriti, con due morti e una decina di feriti e poi i soliti cantieri che rendono l'autostrada una corsia unica fino a Genova: per Elisa, torinese che doveva coronare i suoi studi all'Università di Genova e prendere la laurea in servizio sociale, è stato subito chiaro che non sarebbe mai arrivata per tempo per la sessione. Forse nemmeno per la giornata successiva. 

Forte anche dell'esperienza del lockdown, con le lauree nella camera da letto e pantaloni del pigiama, al relatore Luca Sabatini è subito venuta in mente l'idea di approfittare della tecnologia e della piattaforma Teams per evitare di far saltare la seduta alla giovane tesista. "Ero partita da Casale Torinese con largo anticipo, proprio perché conosco la situazione autostradale ligure, ma dopo un'ora di viaggio ci siamo fermati. Inizialmente pensavo fosse normale, ma dopo che dopo un'ora mi trovavo nello stesso punto ho capito che non sarei mai arrivata in tempo", racconta la giovane che doveva discutere la tesi in sociologia.

"Il momento più di panico è stata proprio la mia discussione via smartphone perché il traffico è ripartito e avevo paura potesse cadere la linea in galleria"

Una situazione straordinaria che però ben rappresenta come in Liguria anche per un esame o una visita medica importante non si sa mai se si riuscirà ad arrivare per tempo. E c'è chi per scongiurare il pericolo preferisce partire un giorno prima, andando a dormire in hotel pur di non perdere un aereo, un treno o un impegno. Fortunatamente per Elisa tutto è bene quel che finisce bene e con la famiglia è riuscita anche ad arrivare in via Balbi 5 per le foto di rito. Si sorride e la si prende con ironia, come scrive anche il professore su Facebook "Noi malediciamo le autostrade ma nessuno riconosce la loro valenza culturale. Una mia studentessa, ad esempio, oggi ha discusso la tesi bloccata tra i cantieri dell’A26. #cantieriperlacultura" o come qualcun altro che ha commentato "prendi l'autostrada e fai in tempo a laurearti", ma code del genere sono purtroppo all'ordine del giorno per i liguri "in gabbia" tra i cantieri. 

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