Cronaca

Dialoghi in corso tra gli ultrà per arrivare a una pace. La questura pronta al pugno duro. Identificato l'autore del pestaggio di via Barrili
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di Michele Varì

GENOVA - L'obiettivo è bloccare l'escalation di screzi e pestaggi degli ultimi giorni con aggressioni a freddo per strade, nei bar, assalti e devastazioni delle sedi dei club.

E' bene dirlo a bassa voce ma da alcune ore è scattata una tregua fra le tifoserie di Samp e Genoa. Dopo gli scontri degli ultimi giorni gli ultrà hanno capito che dietro l'angolo c'è il pugno duro della questura, il questore Silvia Burdese infatti ha fatto capire che ogni disordine deve essere sedato con fermezza e i responsabili puniti.

Un segnale forte recepito dai tifosi che si sono incontrati e hanno deciso il primo passo: la tregua, una pausa, in attesa di un percorso graduale che possa portare alla pace, una pace fredda s'intende, per cui come accade da sempre ogni tifoseria ignora l'altra, ma evitando incursioni e spedizioni nei territori nemici e coinvolgere i non ultrà. Punti delicati rimangono piazza Alimonda dove gravitano i tifosi genoani del 5R e piazzale Adriatico, a Staglieno, sede degli ultras Tito Cucchiaroni doriani, domenica sera devastata dai tifosi del Genoa rientrati prima dalla trasferta di Milano per vendicarsi.

Un segnale chiaro dei poliziotti è stato l'arresto immediato dei quattro tifosi doriani che hanno aggredito a freddo un rivale genoano e un suo amico in un bar di via Oberdan, a Nervi.

L'altro monito sarà la denuncia delle persone coinvolte nel pestaggio fra daspati di via Barrili (foto a  destra), avvenuto sempre domenica, prima degli scontri di piazza Alimonda. Una vile aggressione da parte di un tifoso doriano che picchia un rivale genoano che ha le mani occupate a sorreggere lo scooter e ripresa da un bus, uno scontro subito diventato virale.

Con l'arresto differito sono stati fermati due ultrà doriani che domenica sera hanno preso parte ai disordini di piazza Alimonda. Molti altri violenti di entrambi gli schieramenti saranno denunciati nei prossimi giorni.
Molti violenti genoani invece pagheranno l'irruzione di domenica sera nel club di piazzale Adriatico, anche per loro pronte denunce e Daspo.

Poi si spera nella pace sociale. Una pace, ovviamente, molto fragile, che potrebbe saltare alla minima provocazione, soprattutto negli stadi, il tempio degli ultrà, durante le partite.

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