DIANO MARINA - "Si, ammetto, non pago molto, pago poco più di 6mila euro l'anno". Il commento di Giuseppe Damonte titolare dei bagni Lino a Diano Marina, in tema di canoni.
Inizia così la seconda puntata della nostra inchiesta dedicata alla concessioni balneari. "Ma - precisa Damonte - non dipendono da noi i canoni. Nella nostra spiaggia, gestita dalla mia famiglia da 70 anni, abbiamo 300 lettini e 150 ombrelloni."
Una cifra irrisoria se si pensa alla resa dal momento in cui un lettino costa almeno, di media, 30 euro al giorno mentre la stagione parte a metà maggio e chiude a ottobre.
Per quanto riguarda le spese, Damonte, dichiara di aver investito parecchio ma nel contempo conferma altresì di aver ammortizzato la spesa nel corso degli anni. " In questa spiaggia, gestita dalla mia famiglia da 70 anni, abbiamo 300 lettini e 150 ombrelloni.
"I prezzi del canone - rimarca - non sono da imputare ai gestori ma - continua - più che alla gara ( il riferimento è alla Bolkestein) sono favorevole ad aumentare i canoni perché ci sono dei colleghi che hanno dei figli di quarant'anni che hanno sempre e solo fatto questo lavoro e se dovessero perdere la concessione si troverebbero senza lavoro".
Partendo dal presupposto che la concessione passi da padre in figlio è un ragionamento concettualmente sbagliato perché trattasi appunto di concessione e non di proprietà sarebbe il caso che inizino ad accettare l'idea della gara, parteciparvi con l'obbiettivo di vincerla.
La nostra inchiesta punta a dare un quadro preciso di quella che è la situazione vera lungo l'intero litorale ligure andando a evidenziare i dati da fatto. Per il momento il dato che abbiamo ottenuto è il costo del canone annuo, intorno ai 6mila euro, per una spiagge capace di ospitare 300 lettini e 150 ombrelloni.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci