GENOVA - È stato rinviato per il ricovero in ospedale di uno dei due imputati egiziani la prima udienza per l'omicidio avvenuto l'anno scorso in un'abitazione di Sestri Ponente del giovane Sayed Mohamed Abdalla, anche lui egiziano, il barbiere diciottenne il cui cadavere, decapitato e con le mani mozzate era stato poi recuperato nel mare tra Chiavari e Santa Margherita.
Il presidente della corte di assise Massimo Cusatti ha rinviato la prima udienza al 13 giugno.
In aula stamane c'era l'altro imputato, Kamel Abdelwhab detto "Bob" (nella foto con la tuta grigia), difeso dall'avvocato Salvatore Calandra, che come Mohamed Abdelghani detto "Tito" (difeso dall'avvocato Fabio Di Salvo e nella foto d'archivio vestito di rosso) è accusato di omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili e/o abietti motivi.
I due erano i datori di lavoro della vittima che lavorava in una barberia di Sestri Ponente. Non chiaro il movente: pare che i due siano infuriati dopo l'annuncio della vittima di voler andare a lavorare in un negozio concorrente.
Per i carabinieri poche ore prima del delitto Bob e Tito avevano comprato una mannaia per uccidere e una grossa borsa in cui trasportare il cadavere sino a Chiavari, dove hanno poi fatto scempio sul corpo. Cadavere poi rinvenuto in mare senza mani e senza la testa, che non è stata mai trovata.
Bob e Tito sono accusati anche di di occultamento di cadavere e rischiano l'ergastolo.
IL COMMENTO
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