GENOVA - La procura di Genova ha chiuso le indagini nei confronti di 17 persone, ex funzionari e tecnici della ex provincia di Genova e poi della Città Metropolitana.
Sono tutti accusati di falso ideologico. Secondo quanto emerso i funzionari avrebbero fatto risultare il bilancio in attivo quando non lo era. L'inchiesta era nata dopo un esposto presentato dal sindaco Marco Bucci alla Corte dei conti. I giudici contabili hanno poi trasmesso gli atti ai pubblici ministeri che si occupano dei reati contro la pubblica amministrazione.
Nel mirino sono finiti i bilanci dal 2014 al 2018. Al centro dell'inchiesta dei pm e della Guardia di finanza ci sarebbero le aliquote delle imposte sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore. In pratica, secondo l'ipotesi accusatoria, queste imposte sarebbero state messe a bilancio in base al valore teorico dell'introito (basandosi sul numero dei veicoli immatricolati in tutta la provincia di Genova) e non in base ai veicoli realmente assicurati.
In questa maniera il bilancio sarebbe così risultato in attivo e non in passivo. Dopo la trasmissione degli atti dalla Corte dei conti in procura era stato aperto un fascicolo e Bucci era stato sentito come testimone.
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