Cronaca

L'accusa è di omicidio del consenziente: secondo le indagini i due avrebbero voluto morire insieme ma l'uomo, dopo aver ucciso la compagna, non sarebbe riuscito a togliersi la vita
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LA SPEZIA - Aveva ucciso la compagna Rossella Cominotti con un rasoio, ne aveva vegliato il cadavere per due giorni in una stanza d'albergo. Poi, non riuscendo a uccidersi come avrebbe voluto, si era dato a una fuga interrotta poche ore dopo dai carabinieri. Oggi Alfredo Zenucchi ha patteggiato tre anni e sei mesi di pena, patteggiamento accolto oggi dalla gup Marinella Acerbi nell'udienza in tribunale alla Spezia.

L'accusa è di omicidio del consenziente. La vicenda risale allo scorso 8 dicembre, quando il cadavere di una donna viene ritrovato in una stanza d'albergo a Mattarana, nell'entroterra della Spezia. Viene fermato il compagno, Alfredo Zenucchi, accusato in un primo momento di omicidio volontario. Le indagini di Procura e carabinieri della Spezia hanno accertato la versione fornita dall'uomo, avvalorata poi da uno scritto lasciato dalla donna: i due avrebbero deciso di farla finita insieme, a causa di debiti accumulati dopo aver rilevato un'attività a Bonemerse, in provincia di Cremona dove risiedevano.

La decisione della gup in camera di consiglio è arrivata oggi. Da sei mesi Zenucchi è in carcere: i legali hanno chiesto la scarcerazione.

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